CASTELLAMMARE
Villa comunale, stop ai lavori: tempo scaduto per completare il restyling
In commissione urbanistica critiche all'opera: "Troppi gli errori e superata la data per le penali"
di redazione
Rischia di restare a lungo così. Un cantiere aperto nel cuore della Villa comunale. Il tempo è scaduto. Dopo uno stop che dura da settimane la paralisi potrebbe diventare definitiva. A scoperchiare la pentola è l’opposizione che annuncia come il restyling rischi di trasformarsi in una delle maggiori patate bollenti dell’amministrazione Pannullo. Il calendario segna che il tempo concesso all’impresa è ormai terminato. Il 23 agosto, tre mesi dopo la data fissata, la ditta che sta eseguendo i lavori e che dovrebbe ancora realizzare la zona dei bagni pubblici e delle aiuole, ha oltrepassato i giorni previsti dalla legge per le penali. Il clima che si respira a Palazzo Farnese nei confronti della Rf appalti è molto teso. Al momento i bagni sono senza mura e porte e sulle responsabilità di quella che sembra una barzelletta è cominciato lo scaricabarile. Questa mattina il direttore dei lavori dinanzi ai consiglieri della commissione urbanistica non ha parlato apertamente di errori e delle tante lacune, di un restyling che adesso potrebbe restare incompiuto. Secondo la legge le penali imputate alla ditta non possono superare il dieci per cento e quindi, a questo punto all’amministrazione Pannullo non resta altro che revocare i lavori alla Rf Appalti o dare il via libera a tutto quanto è stato fatto. L'impresa sul banco degli imputati è responsabile dei lavori a sua volta ereditati dalla prima impresa entrata in rotta di collisione con la precedente squadra di governo, guidata dall’ex sindaco Nicola Cuomo. A questo punto la storia si ripete. Del resto l’assessore all’urbanistica Pino Rubino non ha risparmiato critiche sulla vicenda e spiegato che fosse stato per lui non si sarebbe dovuto inaugurare neanche il tratto del viale alberato e dell’arena a mare. Ma questa è storia passata. A questo punto la decisione da prendere è un’altra. Seguendo quanto prescritto Palazzo Farnese dovrà intraprendere la strada di un contenzioso legale con l’impresa. Una strada che avrà un effetto immediato: lasciare la Villa comunale senza bagni e con un cantiere aperto nella zona centrale. Una vicenda simile a quella della biblioteca comunale nel Fascio. Insomma l’ultima parola sulla Villa comunale potrebbe toccare al Tribunale doverla scrivere.
05-09-2017 18:35:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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