Il
primo cittadino stabiese: "Nel caso in cui il nostro dipendente dovesse
essere rinviato a giudizio, il Comune si costituirà parte civile per ottenere
il risarcimento del gravissimo danno all'immagine prodotto dal comportamento
delittuoso".
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In merito all'ordinanza di custodia
cautelare nei confronti di un dipendente comunale del Comune di Castellammare
di Stabia, è intervenuto il sindaco Nicola Cuomo che si è detto "molto
triste dopo aver appreso dell'arresto dell'arch. Francesco Del Gaudio,
responsabile dello sportello unico edilizia, dovuto ad un reato odioso e
gravissimo qual è la concussione ai danni di un cittadino. In questi casi
così delicati - che coinvolgono anche aspetti umani, familiari e lavorativi-
bisogna attendere con fiducia che la giustizia faccia il suo corso.
NOTA di
commento.
Il nostro
parere è che in casi del genere se non c’è stata flagranza di reato, vale
sempre che mentre si è in attesa di giudizio il probabile imputato è sempre
innocente.
Ci si
chiede se il provvedimento di arresto è stato convalidato invece dal GIP (Giudice
delle indagini preliminari) anche se il dipendente è in stato di custodia
cautelare previsto dal codice per evitare ostacoli al resto delle indagini e
l’eliminazione di documentazione residua da definire in tempi brevi a
garanzia del fermato.
Che nelle
amministrazioni pubbliche si annida il reato sia della concussione che della corruzione
è vero, ma è anche vero che sono in massima parte determinati da un’amministrazione
matrigna che pur avendo in mano tutti i documenti di prova per attivare licenze,
concessioni, ecc. continua a chiederla a chi chiede queste autorizzazioni per
procurarsi un avvenire sfruttando le proprie idee e la propria iniziativa. Vorremmo
che il sindaco rendesse pubblico il piano anticorruzione individuato dall’amministrazione.
Basterebbe a nostro avviso rendere obbligatoria la tracciabilità delle
pratiche e la registrazione on line delle stesse per assicurare ad ogni
cittadino la visibilità dell’operato dei dipendenti.
Non è
possibile continuare da secoli con l’obbligo documentale di cose che l’amministrazione
di allacci in fogna, superfici di aereazione, abitabilità, destinazione d’uso
dei locali, industrie insalubri, scarichi in fogna, deroghe per l’altezza o
per i locali interrati ed altro che sono noti per essere stati rilasciati dalla stessa
amministrazione al momento della costruzione dello stabile
Le carte
dei servizi hanno fatto perdere altro tempo. Ogni amministrazione ha i suoi
tempi. Per vidimare un registro infortuni ci volevano mesi, mentre occorrono
5 minuti o al massimo 10 per apporre un timbro e registrarlo nel protocollo
dell’ufficio incaricato. Bisogna
rendere visibile l’operato delle amministrazioni attuando misure informatiche
antiviolazioni degli archivi.
Non si
può fare politica sui si dice e con le buone intenzioni e l’esternazione del
rammarico se vero. Ha l’amministrazione messo in grado il dipendente di non
commettere il reato ? E’ in grado l’amministrazione di assicurare al
dipendente procedure sicure dalle quali non è possibile deragliare?
Compie l’amministrazione
controlli periodici sull’operato dei dipendenti per correggere le storture
procedurali e provvedere alla qualità delle prestazioni? O per allontanare i
dipendenti in odore di violazione delle procedure stabilite ?
Quanti
provvedimenti disciplinari l’amministrazione in carico ha preso fino ad oggi prima
di chiamarsi fuori dalle responsabilità di una concussione ?
Non si
puo’ affidare l’amministrazione della cosa pubblica all’iniziativa
organizzativa autonoma dei funzionari per piangere poi sulle lamentate
concussioni, corruzioni, distrazioni e compagnia cantando.
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