Non ho commentato volutamente gli ultimi tre incontri che si sono conclusi con tre quasi sconfitte in quanto i risultati hanno manifestamente dichiarato l'impotenza di questa squadra a mettere riparo al disastro che è maturato in parte coscientemente e in parte lasciando andare le cose fino al punto che, potremmo definire già oggi, di non ritorno.
Parlandone con chi conosce il mio pensiero mi ero lasciato andare, già da qualche tempo, all'amara conclusione che la società lottava strenuamente per la retrocessione sicura per risparmiarsi dall'ultima illusione dei play-out.
Il nuovo allenatore non ha saputo o non ha potuto rintracciare negli elementi a disposizione le motivazioni necessarie per portarli fuori dal pantano e ha incominciato anche lui a giustificarsi utilizzando gli argomenti più noti della sfortuna o dell'arbitraggio non sempre corretto.
E' dall'inizio di questo campionato che argomenti simili sono stati portati a scusante di elementi con insufficienze manifeste nell'affrontare il gioco del calcio. Gli errori erano e sono endemici e il gruppo non ha saputo e non ha potuto produrre di più che propositi o rabbia nella speranza di caricarsi oltre ogni limite per poter vincere almeno qualche partita.
Il patron da parte sua si è fidato troppo di elementi che non avevano più niente da dire ed é andato avanti fino alla disfatta che era nell'aria già dalla metà del passato campionato quando Braglia si dimostrò impotente a correggere l'andazzo di alcuni giocatori che oggi vengono definiti fannulloni o peggio.
Il campionato di quest'anno è stato fin qui un campionato che ha visto quasi tutte le squadre in seria difficoltà e continuerà di questo passo senza avere la sicurezza di una squadra vincente sicura. La Juve stabia potrebbe ancora farcela, ma dovrebbe compiere un miracolo con nuovi elementi o quantomeno con innesti che dovrebbero sostituire quelli inadeguati alla bisogna.
Il sogno è già durato abbastanza per uno come me che ha aspettato sessantanni prima di rivedere lo Stabia, oggi Juve stabia, in serie B.
Una città come la nostra non può permettersi un lusso troppo a lungo. Basta con i sogni impossibili. Per darle vigore basterebbe ritornare a creare quelle occasioni dalle quali sono nate tante realtà presenti nel campionato maggiore. Sarebbe una buona cosa per togliere dalla strada elementi che altrimenti farebbero scelte in contrasto col vivere civile che una città, qualunque essa sia non merita e non ne ha bisogno.
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