Nello scrivere questa nota con animo e coraggio confermo tutto quello che fin qui ho scritto sia sulla società che sugli attori della storia vissuta dalla Juve Stabia nel campionato di quest'anno, iniziato col piede sbagliato, con la coscienza di chi sa di non essere all'altezza della situazione e mistifica i risultati come se fossero patatine fritte .
Le sconfitte attese non sono però finite e anche Pea che dava l'idea del combattente, di quello che ha nel cilindro l'effetto magico che farà sussultare gli spettatori, si sta mostrando come un pavido che ha paura di giocarsela fino in fondo nelle speranza di portare a casa un punto alla volta che sommati assieme, però, non fanno la salvezza sperata.
Ieri la partita è stata persa proprio per questo atteggiamento. Senza sbagliare provando non si arriva mai a un risultato diverso da quello che si sta subendo contro un avversario che mostra limiti che si possono invece superare per portare a casa una vittoria.
Pea, a mio giudizio, non ha capito che è meglio perdere giocandosela tutta, che galleggiare sui pareggi che, come ho scritto, porteranno la squadra solamente ad impoverirsi dell'entusiasmo residuo o della disperazione che ancora li attanaglia e li vorrebbe vincitori.
La partita che è stata giocata è di quelle tutto fumo e niente arrosto. C'è poco da dire. La Juvestabia dovrebbe andare a chiedere la grazia a San Catello che ha dimostrato ancora una volta che questi eventi sono possibili.
Quelli che giocano bene nella squadra sono pochi, ma non so in che condizioni li troveremo alla fine del campionato. Sicuramente su lettino di uno psicologo a raccontare una storia che hanno subito e di cui non si sentono responsabili, ma di cui non hanno capito lo svolgimento e i presupposti.
Sembra di essere tornati alla squadra che si fermava ad un passo dalle promozioni perché non c'erano soldi per andare avanti.
Oggi non si va avanti o perché i dirigenti hanno incominciato a soffrire di vertigini economiche o di pressione alta per condizionamenti che sul posto non mancano da parte di chi non è padrone ma la fa da padrone.
SIENA: Lamanna 6,5; Belmonte 5,5; Giacomazzi 6; Dellafiore 7; Angelo 6,5; Pulzetti 7; Vergassola 5,5 (43' s.t. Cappellazzo s.v.); Feddal 5 (33' s.t. Thomas 6); Rosina 6; Fabbrini 5 (9' s.t. Spinazzola 6,5); Rosseti 5,5. All. Beretta 6.
JUVE
STABIA
Benassi, Ghiringhelli - Dal 44' s.t. Piccioni
s.v., Di Nunzio, Contini, Zampano,
De Falco, Caserta, Djiby -dal 28' s.t., Giandonato, Liviero, Sowe - dal 20' s.t., Falco, Di
Carmine - All.
Pea
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