09/03/2015
Furto alla scuola di Vico Equense. I carabinieri arrestano uno dei ladri
Nelle prime ore della mattinata odierna, i carabinieri della stazione di Vico Equense hanno arrestato Leo Mario, 50enne di Ponticelli, con precedenti per reati contro il patrimonio, in esecuzione di un’ordinanza cautelare in carcere emessa dal g.i.p. del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura della Repubblica in quanto ritenuto responsabile dei furti di materiale informatico presso una scuola di Vico Equense e di un’autovettura avvenuti il 03 dicembre 2014. L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e condotta dalla stazione carabinieri di Vico Equense. L’attività, avviata immediatamente dopo la denuncia del furto di materiale informatico dalla scuola “Pascoli” di Vico Equense, ha permesso agli investigatori di dimostrare, in breve tempo, come il reo, unitamente ad altri due complici in fase di identificazione, aveva asportato, nella notte tra il 2 ed il 3 dicembre 2014, personal computer, fotocamere e videocamere dall’istituto scolastico per un valore di oltre 6.000 euro, dopo essere penetrati all’interno dello stesso da una finestra, avere forzato due armadi metallici e praticato un buco nella parete dell’aula di informatica. L’analisi dei sistemi di videosorveglianza privati e comunali presenti in zona compiuta dai carabinieri ha permesso di ricostruire i movimenti dei ladri che erano giunti in auto nei pressi della scuola, avevano compiuto il furto e, successivamente, avevano anche rubato una autovettura parcheggiata sulla pubblica via nelle vicinanze per trasportare il materiale rubato ed allontanarsi, sui due veicoli, dalla penisola sorrentina. E’ emerso, inoltre, che nei giorni precedenti i malviventi avevano anche effettuato due sopralluoghi nelle vicinanze della scuola prima di commettere il reato. Elemento importante nelle indagini è stato il ritrovamento da parte dei carabinieri di Vico Equense, nel primo pomeriggio del giorno del furto, dell’auto rubata parcheggiata sulla pubblica via a Napoli, quartiere Ponticelli, proprio nei pressi dell’abitazione dell’indagato.
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