C.MARE – 29 marzo 2015 at 18:30
Bagno di folla, ieri sera, per Vittorio Sgarbi e per la sua Lectio Magistralis sul Rinascimento.
L’evento organizzato alla Reggia di Quisisana per la presentazione del suo libro “Gli anni delle meraviglie” da Piero della Francesca a Pontormo, è stato un successo.
Mantegna, Cosmè Tura, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, ma anche Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto e Tiziano insieme alla brillante parlantina con la quale Sgarbi riesce a introdurre qualsiasi tematica, dall’arte alla politica, hanno reso la serata un incontro unico e appassionante.
Mantegna, Cosmè Tura, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, ma anche Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto e Tiziano insieme alla brillante parlantina con la quale Sgarbi riesce a introdurre qualsiasi tematica, dall’arte alla politica, hanno reso la serata un incontro unico e appassionante.
“Non c’è, probabilmente, nella storia umana e nella sua espressione attraverso l’arte, momento più alto e fervido d’ invenzioni di quello che va dalla metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento, da Piero della Francesca a Pontormo” così il celebre critico definisce gli anni del Rinascimento, anni che a suo dire hanno contribuito a unificare l’Italia molto prima dei moti Risorgimentali, un’unità basata sulla lingua, l’arte e la cultura.
Presenti alla serata, organizzata da Allegra Ammirati, il giornalista Giuseppe Giorgio che ha presentato la serata, la critica letteraria nonché operatrice culturale dott.ssa. Annella Prisco e il sindaco Nicola Cuomo.
Prima di tenere la sua presentazione, Sgarbi ha anche visitato il piano terra della Reggia che contiene importantissimi reperti archeologici provenienti dalle varie Ville Romane di Stabia. Reperti, testimonianze e sale reali : “fredde e adibite a stanzoni da operai, quasi come se non si volesse meritare di avere a pochi passi così tanta bellezza”. Queste le parole di Sgarbi che con sottile ironia ha voluto criticare la conservazione e la tenuta della Reggia Borbonica.
A seguire, durante la seconda parte della serata, si è tenuta la cosiddetta CENA SGARBATA dove, riprendendo un po’ i costumi e le tradizioni conviviali del Rinascimento, sono stati presentati tutti i prodotti tipici del territorio campano.
Uno show-cooking realizzato per rispecchiare l’originalità dell’illustre ospite.
A seguire, durante la seconda parte della serata, si è tenuta la cosiddetta CENA SGARBATA dove, riprendendo un po’ i costumi e le tradizioni conviviali del Rinascimento, sono stati presentati tutti i prodotti tipici del territorio campano.
Uno show-cooking realizzato per rispecchiare l’originalità dell’illustre ospite.
Ma, come detto, a fare notizia è stato il giudizio di Sgarbi per come è conservata la Reggia di Quisisana ed i reperti in essa esposti. A questo punto,da molti si è levato il coro di richiesta alla politica dell’annullamento, o la revisione, dell’utilizzo di palazzo reale per eventi gastronomici o cene di gala, specialmente se il “tenore” igienico, sanitario e di sicurezza degli ambienti reali è quello che oggi si presenta ai visitatori.
FONTE http://www.stabiachannel.it/news/index.asp?idnews=50845#
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