Nemmeno sono cominciati i primi tuffi ed ecco che l’acqua solitamente cristallina di Meta di Sorrento viene invasa da schiume dense «aliene», denunciano privati attraverso i social, come nelle foto di Juri Liguori pubblicate l’11 aprile: «Io la mia denuncia a Gori, vigili e Capitaneria l’ho fatta – commenta, e poi – era un palese scarico fognario. Il ripascimento della spiaggia è in corso ma non centra con la schiuma proveniente dalla fogna alla sinistra dell’ex ecomostro dell’Alimuri». Invece il Wwf denuncia una «ennesima fuoriuscita di liquami a mare nel Golfo del Pecoriello a Sant’Agnello. Scarichi analoghi ormai li osserviamo con una certa continuità da troppi anni – dichiara Claudio d’Esposito, presidente del Wwf Penisola Sorrentina – e non si può certo più parlare di incidenti o di fenomeni occasionali e ci appare assurdo che ancora non si riesca a venirne a capo. Siamo fiduciosi nel lavoro delle forze dell’ordine e dei magistrati e ci auguriamo che a tale increscioso fenomeno, che ha raggiunto picchi di evidenza non più negabili, si riesca a dare una risposta convincente. Ne va della salute del nostro mare e della stessa economia della penisola sorrentina ad esso legata».
L’allarme è scattato nel pomeriggio di lunedì, alle 18, quando alcuni cittadini, che avevano approfittato della bella giornata e della calma del mare per una passeggiata in barca lungo la costa si sono imbattuti in «una vera e propria cascata di acque maleodoranti. Appena c’è stata segnalata la fuoriuscita di liquami di natura presumibilmente fognaria dal canale sotto via dei Pini che sbocca direttamente sulla spiaggia del Pecoriello abbiamo subito allertato la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia». Le sostanze maleodoranti, fuoriuscite dal canale, dopo aver percorso il tratto della spiaggia si sono riversate direttamente nel mare. Il Wwf ha chiesto «l’attuazione di tutte le eventuali procedure di bonifica del sito e di messa in sicurezza dell’area marina e terrestre, comprese le operazioni di bonifica dell’arenile così come previsto dalle normative vigenti consistenti nel filtraggio, purificazione e successivo ripascimento» e «l’individuazione di tutte le responsabilità civili e/o penali anche di carattere omissivo da parte di pubbliche amministrazioni ed enti gestori».
Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/15_aprile_14/mare-sotto-attacco-schiume-liquami-meta-sant-agnello-1bab7f7a-e29e-11e4-bff3-cdcc83693155.shtml
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