Castellammare, Cimmino: “Arrivo dei migranti, scelta calata dall’alto sui cittadini stabiesi”
"Dove saranno ospitati i migranti? Arriveranno famiglie? Rifugiati politici? Tra di loro si nascondono criminali? Lavoro per queste persone mentre la crisi dell’occupazione mette in ginocchio Castellammare: chi si arricchirà?"
“Il caso dell’arrivo dei migranti a Castellammare di Stabia sta scuotendo l’opinione dei cittadini: come al solito l’amministrazione non è trasparente. Cosa sappiamo noi di questo progetto? Chi sono queste persone? Chi si deve arricchire?”. Così Gaetano Cimmino, leader dell’opposizione di centrodestra in consiglio comunale.
“È ovvio che non siamo contrari a priori alle iniziative – ha dichiarato Cimmino – cui l’intero paese è chiamato in questo particolare periodo storico, purtroppo senza il sostegno dell’Europa, ma quando si fa calare dall’alto un provvedimento che parla di lavoro per i migranti, mentre a Castellammare la crisi del lavoro mette in ginocchio la città, allora è altrettanto ovvio che c’è qualcosa che non va.
Una firma, una scelta, una presa di posizione troppo importante che andava condivisa con i cittadini che invece si sono visti piombare addosso una decisione come un macigno”.
“Non sappiamo chi sono”
C’è bisogno di un serio programma di integrazione nel quale tutti gli step devono essere controllati e supervisionati dall’inizio alla fine, così come di una corretta comunicazione da parte degli Enti preposti. A Castellammare l’amministrazione pare non esserne in grado e allora si rischia il caos. Allora sappiamo che il sindaco ha aderito al protocollo d’intesa del ministero e quindi che siamo entrati a far parte del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar) e che oltre 200 migranti sono attesi sul territorio per svolgere dei lavori. Stop. Forse non c’è altro da sapere, forse qualcuno vuole non si sappia troppo.
Il dubbio è che dietro questa operazione a Castellammare ci sia un business che arricchisce pochi e impoverisce molti. Si vuole ancora una volta speculare sugli stabiesi. Va ricordato che la città delle acque soffre la mancanza di occupazione e che ci si è prodigati solo a parole per risolvere la questione, e che adesso l’opportunità concessa ai migranti getta nello sconforto chi credeva nelle istituzioni.
Non sappiamo nemmeno quali saranno le strutture individuate che ospiteranno i migranti e, soprattutto, non sappiamo chi sono questi migranti. A Castellammare arriveranno famiglie? Rifugiati politici? Tra di loro si nascondono criminali? Andranno a rinfoltire le fila della microcriminalità? Sono domande a cui esigiamo quanto prima una risposta, perché la città in termini di accoglienza ha già fatto da tempo la propria parte”.
COMMENTO.
Castellammare non è una città adatta ad ospitare rifugiati o migranti neppure per un giorno per la sua configurazione territoriale che ha spazi esigui e sicuri in ogni caso sia contro calamità climatiche sia per accoglierli in sicurezza sociale.
La città, come tutte le altre del nostro paese, non hanno mai pensato alle emergenze o a risanare quelle strutture che permangono in stato di abbandono ormaida un cinquantennio.
Gli situti religiosi non hanno la vocazione dell'accoglienza e le capacità tecniche per farlo.
I rifugiati, per la lorocondizione temporale, sono esposti a tutti i rischi che produce una delinquenza organizzata che a Castellammare esiste chechè se ne dica o si vuole ignorare.
Il turismo giornaliero o di fine settimana mette in evidenza l'incapacità della città ad offrire assistenza a questa tipologia di persone che nella disgrazia vengono mostrati come appestati che arrivano a rompere quel minimo di equilibrio sociale che ancora esiste.
07.01.018 Gioacchino Ruocco
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