GEN29
Presentazione del volume «Stabiae la città
sepolta»
Pubblico
·
Organizzato da Angelo Mascolo
Massimo Santaniello ti ha invitato
Dettagli
La casa editrice «Edizioni
Buonaiuto» è lieta di invitarvi alla presentazione del volume intitolato
«Stabiae la città sepolta» che avrà luogo lunedì 29 gennaio 2018 alle ore 18
presso la Sala Congressi della Banca Stabiese, sita in Castellammare di Stabia,
in via Ettore Tito n. 1.
Interverranno:
il sindaco di Castellammare di Stabia, avv. Antonio Pannullo;
l'assessore ai Beni e alle attività culturali, arch. Giuseppe Michele Rubino.
Dialogheranno con gli autori le docenti Angela Cambri e Valeria Longobardi del Liceo Classico di Castellammare di Stabia «Plinio Seniore».
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
IL LIBRO
A pochi chilometri da Pompei ed Ercolano, nel comune di Castellammare di Stabia, sorge l’antico sito archeologico di Stabiae. Nota in tutto il mondo per le sue favolose ville d’otium, costruite lungo il pianoro di Varano in epoca romana e luogo privilegiato per le elitès imperiali, Stabiae è custode di storie affascinanti, tutte ancora da svelare.
Quelle legate ai suoi splendidi monumenti pubblici e all’impianto urbano, di cui resta la preziosa e solida traccia costituita dalla pianta accurata realizzata da Karl Weber alla metà del ‘700. Ma anche le mura, rintracciate grazie a studi approfonditi lungo il pianoro di Varano e riutilizzate dopo la guerra sociale dai complessi residenziali delle ville, le strade basolate inquadrate nello schema di cardi e decumani, le botteghe, le aree di culto pubbliche, e persino due templi extraurbani (quello dedicato al culto di Diana a Pozzano e quello, ancora più antico, di Atena in località Privati).
In questo lungo viaggio, inoltre, si contribuirà a ricostruire i lineamenti di una città ancora viva sotto i nostri piedi, sopravvissuta all’assedio di Silla dell’89 a.C. e prosperata per tutto il secolo successivo, raggiungendo l’apice intorno alla metà del I sec. d.C. Fase in cui Stabiae, sotto l’egida dell’imperatore Claudio, diventerà l’epicentro di importanti interessi imperiali.
GLI AUTORI
ANGELO MASCOLO è nato a Castellammare di Stabia nel 1987. Si è laureato in Archeologia e Storia Romana all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Nel 2016 un suo romanzo, ambientato nella città di Castellammare e pubblicato nel 2017 dalla casa editrice Homo Scrivens, si è classificato secondo al Premio letterario nazionale “La Giara” indetto dalla Rai.
MASSIMO SANTANIELLO è nato a Torre Annunziata nel 1963, vive e lavora come geometra libero professionista a Castellammare di Stabia.
Nutre una forte passione per la storia degli antichi Romani, in particolare quella riferita al sito archeologico di Stabiae, sfociata nella pubblicazione del libro “Stabiae, città lagunare dell’antica Roma”(2015).
STEFANO SANTANIELLO è nato a Castellammare di Stabia nel 1989. Ha conseguito la laurea in ingegneria civile nel 2017. Appassionato alla storia antica di Stabiae, ha collaborato alla stesura del volume “Stabiae: città lagunare dell’antica Roma”. Oltre alla collaborazione scientifica, per questo libro ha anche curato la ricostruzione grafica e planimetrica dei principali edifici presenti sul piano di Varano in epoca romana.
Interverranno:
il sindaco di Castellammare di Stabia, avv. Antonio Pannullo;
l'assessore ai Beni e alle attività culturali, arch. Giuseppe Michele Rubino.
Dialogheranno con gli autori le docenti Angela Cambri e Valeria Longobardi del Liceo Classico di Castellammare di Stabia «Plinio Seniore».
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
IL LIBRO
A pochi chilometri da Pompei ed Ercolano, nel comune di Castellammare di Stabia, sorge l’antico sito archeologico di Stabiae. Nota in tutto il mondo per le sue favolose ville d’otium, costruite lungo il pianoro di Varano in epoca romana e luogo privilegiato per le elitès imperiali, Stabiae è custode di storie affascinanti, tutte ancora da svelare.
Quelle legate ai suoi splendidi monumenti pubblici e all’impianto urbano, di cui resta la preziosa e solida traccia costituita dalla pianta accurata realizzata da Karl Weber alla metà del ‘700. Ma anche le mura, rintracciate grazie a studi approfonditi lungo il pianoro di Varano e riutilizzate dopo la guerra sociale dai complessi residenziali delle ville, le strade basolate inquadrate nello schema di cardi e decumani, le botteghe, le aree di culto pubbliche, e persino due templi extraurbani (quello dedicato al culto di Diana a Pozzano e quello, ancora più antico, di Atena in località Privati).
In questo lungo viaggio, inoltre, si contribuirà a ricostruire i lineamenti di una città ancora viva sotto i nostri piedi, sopravvissuta all’assedio di Silla dell’89 a.C. e prosperata per tutto il secolo successivo, raggiungendo l’apice intorno alla metà del I sec. d.C. Fase in cui Stabiae, sotto l’egida dell’imperatore Claudio, diventerà l’epicentro di importanti interessi imperiali.
GLI AUTORI
ANGELO MASCOLO è nato a Castellammare di Stabia nel 1987. Si è laureato in Archeologia e Storia Romana all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Nel 2016 un suo romanzo, ambientato nella città di Castellammare e pubblicato nel 2017 dalla casa editrice Homo Scrivens, si è classificato secondo al Premio letterario nazionale “La Giara” indetto dalla Rai.
MASSIMO SANTANIELLO è nato a Torre Annunziata nel 1963, vive e lavora come geometra libero professionista a Castellammare di Stabia.
Nutre una forte passione per la storia degli antichi Romani, in particolare quella riferita al sito archeologico di Stabiae, sfociata nella pubblicazione del libro “Stabiae, città lagunare dell’antica Roma”(2015).
STEFANO SANTANIELLO è nato a Castellammare di Stabia nel 1989. Ha conseguito la laurea in ingegneria civile nel 2017. Appassionato alla storia antica di Stabiae, ha collaborato alla stesura del volume “Stabiae: città lagunare dell’antica Roma”. Oltre alla collaborazione scientifica, per questo libro ha anche curato la ricostruzione grafica e planimetrica dei principali edifici presenti sul piano di Varano in epoca romana.
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