Non ci sono precedenti tra le due squadre che si sono affrontate la prima volta. Un rigore inesistente ha assegnato la vittoria ai padroni di casa. Il resto è stata una partita altalenante con indubbi valori in campo. Le occasioni mancate da ambo le squadre sono state tante.
Per il Bari al 9 su tiro di Forestieri, al 12 con Marotta, al 13 ancora con Forestieri, al 16 con Rivas, al 18 con Stoian altissimo sulla porta, al 21 ancora con Forestieri, con Rivas al 30. Nella ripresa al 7 calcio piazzato per un fallo su Marotta con un nulla di fatto, al 9 con cross di Kopunek, al 16 ci prova Borghese parato da Colombi, al 26 Colombi devia in angolo un cross di Ceppitelli.
Per la Juve Stabia al 5, al 7 su calcio d’angolo, al 23 su punizione, al 26 con Sau, al 28 con Erpen appena fuori misura, con Danilevicius al 32, al 40 rigore per la Juve Stabia trasformato da Sau. Nella ripresa al 4 un tiro di Scognamiglio parato da Lamanna, al 13 punizione di Sau deviata in angolo, al 14 Scognamiglio che tenta una traversa di appoggio, al 23 Lamanna para la conclusione di Di Tacchio, al 29 Lamanna devia in angolo un tiro goal di Mpakogu. Dal 35 la Juve Stabia controlla e tiene in mano la partita intercettando tutte le iniziative del Bari riducendo a pura contabilità gli ultimi tentativi degli ospiti che cercano di agguantare almeno il pareggio che ostinatamente non arriva.
Una partita che si porta appresso molte polemiche per il rigore dato ma inesistente, per quello non dato anche se in realtà c’era e l’espulsione del tecnico barese che ha protestato non poco per le decisioni dell’arbitro. In fondo, però, una partita e un risultato che dovrebbero restituire alla Juve Stabia quel tanto di serenità da consentirle un cammino più agevole anche se i risultati del gioco non saranno sempre a favore.
JUVE STABIA (4-4-2): Colombi; Baldanzeddu, Molinari, Scognamiglio, Di Cuonzo; Erpen, Di Tacchio, Cazzola, Zito (40' st Mezavilla); Danilevicius (28' st Mpakogu), Sau (33' st Raimondi). A disp.: Seculin, Maury, Biraghi, Tarantino. All.: Braglia.
BARI (4-2-3-1): Lamanna; Crescenzi, Borghese, Polenta, Garofalo (25' st Ceppitelli); Kopunek, Donati; Rivas (1' st De Paula), Forestieri, Stoian (10' st Bogliacino); Marotta. A disp.: Koprivec, Scavone, Rivaldo, Caputo. All.: Torrente.
ARBITRO: Melchiori.
RETI: 42' pt Sau su rigore.
NOTE: ammoniti Molinari, Erpen, Cazzola (J), Donati, Polenta (B). Recupero: pt 1', st 3'.
BARI (4-2-3-1): Lamanna; Crescenzi, Borghese, Polenta, Garofalo (25' st Ceppitelli); Kopunek, Donati; Rivas (1' st De Paula), Forestieri, Stoian (10' st Bogliacino); Marotta. A disp.: Koprivec, Scavone, Rivaldo, Caputo. All.: Torrente.
ARBITRO: Melchiori.
RETI: 42' pt Sau su rigore.
NOTE: ammoniti Molinari, Erpen, Cazzola (J), Donati, Polenta (B). Recupero: pt 1', st 3'.
Gli avversari
L'Associazione Sportiva Bari, nota semplicemente come Bari, è la principale società calcistica di Bari. Attualmente partecipa al campionato di Serie B.
Ha militato per 30 stagioni nella Serie A a girone unico risultando così la prima formazione della Puglia e la terza dell'Italia meridionale, dopo il Napoli ed il Cagliari, per numero di partecipazioni nel massimo campionato di calcio. Inoltre il Bari è al 17º posto su 60 squadre nella classifica perpetua della Serie A.
Detiene il non invidiabile primato del numero di campionati di Serie A terminati all'ultimo posto (5 volte, 1940-41, 1963-64, 1969-70, 2000-01 e 2010-11).
La prima squadra di calcio di Bari fu fondata il 15 gennaio 1908[1] come Foot-Ball Club Bari. Come nel caso di molte altre squadre di calcio italiane, anche la fondazione del Bari fu caratterizzata dalla partecipazione di alcuni stranieri: Floriano Ludwig, tedesco trapiantato a Bari, Gustavo Kuhn, svizzero, cui si aggiunse Giovanni Tiberini, marchigiano trapiantato a Bari, che capeggiava figli di commercianti baresi.
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