mercoledì 5 novembre 2014

“FESTA SENZA LUCI” DI LUCA NASUTO




...storia del transessuale Lucilla e del suo conflittuale rapporto con il mondo, a contatto con il finto perbenismo che caratterizza ogni singola relazione umana...

Il giovane drammaturgo stabiese Luca Nasuto, autore di testi teatrali di contenuto fortemente polemico e provocatorio, volti a scuotere le coscienze e a costringere l’animo umano a meditare e ribellarsi contro l’apatia in cui la realtà globalizzata rinchiude ogni ingegno, è pronto a proporre al pubblico un’altra opera di grande impatto socio-culturale. Il giorno 14 Gennaio 2011, presso il Teatro Supercinema, di Castellammare di Stabia, alle ore 21:00, infatti, andrà in scena l’emozionante dramma Festa senza luci, storia del transessuale Lucilla e del suo conflittuale rapporto con il mondo, a contatto con il finto perbenismo che caratterizza ogni singola relazione umana. Diretti da Luca Nasuto, gli attori Sandro Fedeli, Carlo Alfaro, Luigi Breglia, Cristina Cesarano, e la giovanissima Antonella D’Amora, rappresenteranno la peculiare condizione di Lucilla evidenziandone, soprattutto, il legame distruttivo con il padre e la mancanza degli affetti, elementi necessari poter vivere serenamente la propria delicata femminilità, senza timore dei giudizi e delle angherie altrui. L’assenza di queste fondamentali componenti cognitive, affettive e relazionali porterà il complesso personaggio a mettere, continuamente, in discussione la propria attuale condizione. La situazione subirà un netto cambiamento solo quando il protagonista troverà, per caso, una statua raffigurante la Madonna, sul palco di un piccolo teatro parrocchiale. La storia incomincia proprio in questo luogo, quasi abbandonato, dove la poca luce sembra conferire un tocco più vivo e suggestivo all’ambiente circostante. Lucilla, creatura fantasiosa e, al contempo, quasi folle, esprime alla Madonna la richiesta di trovare quell’amore che le possa finalmente permettere di accettarsi e comprendersi appieno. Da ciò nasce l’incontro con Veneranda, una sagrestana che vive la fede come effetto di una patologia mentale, come risultato di una malattia nascosta per soffocare i suoi dubbi sulla concreta presenza di Dio. Da questo momento, i due personaggi si useranno a vicenda e si compenseranno fino ad arrivare ad un finale in cui nessuno sarà più in grado di uscire dal tracciato dell’altro.

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