Mercoledì, 12 Novembre 2014 20:10
Castellammare di Stabia, la fatica delle memorie buttata nella monnezza
Certo che guardando una foto "d'archivio"come questa possono venire in mente tantissime cose, per esempio una parte della raccolta delle passate " Cartoniadi ", oppure un ammasso di cartacce lasciato per strada in attesa di ritiro, nel primo caso ci farebbe pensare a un nuovo concorso con relativa vittoria assicurata , nel secondo ci porterebbe alla conclusione che almeno la raccolta carta e cartone funziona veramente bene. Peccato non sia così. In questa foto c'è il presumibile scenario della conservazione delle memorie di Castellammare di Stabia, si, la storia su cartaceo che fino a poco tempo fa era stato meticolosamente catalogato e registrato da chi per anni si è preso l'onere e l'onore di spendere il proprio tempo per fare in modo che le origini e il vissuto della città si potessero tramandare e soprattutto consultare da chi aveva voglia di saperne di più , ma soprattutto dalle nuove generazioni che, lasciatecelo dire, oggi come oggi si stanno prendendo solo i lati negativi della città delle acque. Spostati da palazzo Di Nola, per effetto dello spending review di cui l'attiuale amministrazione va molto fiera, sono stati trasferiti in uno dei locali della scuola elementare del rione Moscarella. Ora non per la scuola, ma come location non è certamente l'optimum, dal centro cittadino alla periferia diventa difficile la fruibilità dei preziosi documenti e anche se proprio qualche anima di buona volontà volesse arrivarci , dovrebbe fare salti, tuffi e arrampicate su quella enorme montagna che a vederla accatastata e abbandonata , ormai dal mese di giugno, tutto sembra tranne che l'archivio storico di Castellammare di Stabia una città sempre più fantasma con un presente grigio, triste e difficile, un futuro incerto e indecifrabile e tra poco, se non si pensa a qualcosa di più adatto per la conservazione dei documenti, senza nemmeno più un passato.
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