Quando mi accompagnerai
più in alto del cielo
non prendere la corsa delle 11,00,
quella che cadde
e rimadò l'incontro
ai giorni appresso.
Abbiamo vissuta da allora
un'eternità
che non immaginavo
e stiamo ancora
a centellinare
quello che resta.
Uno sguardo alla finestra
dove passano
tanta gente
e uno suardo alla strada
che porta alla contrada più vicina
come un paese lontano
appena nascosto dietro la curva
con le mani in mano
ad aspettarci.
Oggi
ci regalerà
quel poco o niente
della gioia residua,
gli ammiccamenti
di quando non mi senti
e resti plerplessa aguardarmi.
Quanti anni ancora
staremo ad aspettare
quell'acme di gioia
che rimase perplessa
difronte al mancato incontro
di quel giorno
che per altri fu senza ritorno,
mentre stavamo ad aspettarci
ai lati estremi del percorso ?
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 2016/01/21
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