Castellammare di Stabia. Prove tecniche per la Funivia
Solo prove per il momento da parte dei dipendenti della funivia stabiese che in questi giorni hanno testato il cavo d’acciaio che permetterà il ripristino delle corse da e per Faito.
Entro la prossima estate potremmo vedere di nuovo la Funiva per il colosso dei Monti Lattari entrare in funzione grazie ai circa 2 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Campania.
Inaugurata il 24 agosto del 1958, a lavori iniziati sul finire degli anni 40, finalmente con la funivia si diede quell’impulso sperato al turismo termale e della speranza post bellica.
Due anni dopo, precisamente il 15 agosto del 1960, la “Panarella” (così definita dagli stabiesi per le ridotte dimensioni) ebbe il primo ed unico incidente. Alla 17esima corsa, per la troppa velocità in prossimità del primo pilone si sganciò dal cavo teleferico, per schiantarsi all’ingresso della galleria della Circumvesuviana per Sorrento causano 4 morti.
Come da scheda tecnica, impiega non più di 8 minuti per salire fino a quota 1100 metri dal livello del mare, regalando un panorama mozzafiato ed unico, poi una volta arrivati al piazzale funivia, oggi vi è il deserto. Attività commerciali e case abbandonate dalla crisi in corso, e chi ha resistito in questi anni rigidi e severi dal punto di vista economico, spera che quanto meno col ripristino delle corse possa arrivare quella boccata di ossigeno dando una seconda vita al polmone di verde del comprensorio.
Commento.
Ma quanti soldi sono stati spesi finora per mantenerla in vita e cosa ha prodotto in economia reale. Qualcuno avrebbe anche il dovere di scriverlo. Riempire pagine e la bocca non è fare giornalismo. Saluti. RG
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