Continua l’iter giudiziario della vicenda che ha scosso la Penisola Sorrentina circa cinque anni fa. Il tutto ruota attorno ad una questione di usura. Diversi imprenditori della zona, infatti, si rivolsero ad alcuni soggetti per ottenere delle somme di denaro in prestito, somme che poi sarebbero dovute essere restituite ma con tassi di interesse, appunto, usurai (si parla anche del 50%).
L’inchiesta che ne seguì prese il nome di “Mandrake” e vide 16 persone a cui furono recapitati avvisi di conclusione delle indagini, da Sorrento a Vico Equense fino a Castellammare di Stabia e Gragnano. In mezzo finì anche una salumeria e alcuni bar di Sant’Agnello: la loro “colpa” fu quella di essere stati la sede dove venivano effettuate le operazioni illegali attraverso le postepay. Di lì, poi, la giustizia ha dovuto indagare (e ora lo sta facendo ancora) sulle responsabilità vere e proprie di ogni soggetto interessato.
Oggi la notizia del rinvio a giudizio chiesto dalla Procura per 12 persone delle 16 indagate, ovvero: Barbara e Giovanni Maresca, Luigi Terenzio, Giuseppe De Simone, Giovanni B. Avella, Raffaele Astarita, Francesco Cafiero, Andrea Mastellone, Rosario Savarese, Giuseppe D’Apice e Luigi De Nicola.
Chiesta, invece, l’archiviazione per altre 17 persone. Ora starà al gup del Tribunale di Torre Annunziata: il prossimo 9 novembre, durante l’udienza preliminare, dovrà stabilire se tutti e 12 gli indagati dovranno sottoporsi al processo.
Vi terremo, come sempre, aggiornati.
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