Made in China napoletano, film di Simone Schettino, allo Stabia Hall solo venerdì 13 e sabato 14 alle ore 20
Pierluigi Fiorenza
La prima volta di Simone Schettino al cinema; per carità non equivochiamo, la prima volta da protagonista assoluto come regista, attore e sceneggiatore.
Il film, “Made in China Napoletano”, sarà proiettato allo Stabia Hall di Castellammare solamente venerdì 13 ottobre alle ore venti, alla presenza del cast, e sabato 14 sempre allo stesso orario.
Nella pellicola Simone Schettino ironizza sullo strapotere cinese che, nel corso di due decenni, ha globalizzato il mercato planetario, con una merce non sempre di primissima qualità, finendo col mettere in ginocchio l'economia di mezzo mondo, compresa quella italiana.
Ancora una volta l'attore stabiese, attaccatissimo alla sua Città, invita la gente a riflettere su fatti serissimi col sorriso sulle labbra.
Il ruolo del comico, perciò, diventa centrale in una società in cui la politica, spesso, deve fare i conti con lo strapotere delle multinazionali.
Simone, con una sana risata, fa riflettere il pubblico e, si sa, al potere dà fastidio che la gente possa pensare e prendere posizione su problematiche drammatiche, quali guerra, terrorismo, crisi economica, emergenza ambientale ecc...
Il film, “Made in China Napoletano”, sarà proiettato allo Stabia Hall di Castellammare solamente venerdì 13 ottobre alle ore venti, alla presenza del cast, e sabato 14 sempre allo stesso orario.
Nella pellicola Simone Schettino ironizza sullo strapotere cinese che, nel corso di due decenni, ha globalizzato il mercato planetario, con una merce non sempre di primissima qualità, finendo col mettere in ginocchio l'economia di mezzo mondo, compresa quella italiana.
Ancora una volta l'attore stabiese, attaccatissimo alla sua Città, invita la gente a riflettere su fatti serissimi col sorriso sulle labbra.
Il ruolo del comico, perciò, diventa centrale in una società in cui la politica, spesso, deve fare i conti con lo strapotere delle multinazionali.
Simone, con una sana risata, fa riflettere il pubblico e, si sa, al potere dà fastidio che la gente possa pensare e prendere posizione su problematiche drammatiche, quali guerra, terrorismo, crisi economica, emergenza ambientale ecc...
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