Per una memoria necessaria
qui non si campa d'aria
e le delusioni appresso.
Presto pianteremo un cipresso
in mezzo al mare
per celebrare il decesso
di chi vuol lavorare
come da sempre,
come la storia dimostra
che sappiamo fare
celebrando i successi
in giro per il mondo.
A tutto tondo
non è disperazione la nostra
è un atto di coscienza
come i ponti che crollano,
ma non se ne può stare senza,
come l'onesta con le sue decenze,
con l'impervia voglia
di affermare
la propria esistenza
con la dignità dovuta.
Paghiamo a caro prezzo
la nostra deportazione
armando gli altri
a fare da padroni
sulla nostra testa.
I nostri secoli
non son passati invano
ma ci fanno responsabili
della nostra specie
onestamente
con il lavoro in mano.
Gioacchino Ruocco
25.01.2020
Per rivendicare quello che ci viene tolto senza scambi di reciprocità. G. Ruocco
Amerigo Vespucci
costruito a Castellammare di Stabia
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