LE DICHIARAZIONI
Redditi, ecco i «paperoni» della Regione Campania: in giunta sono Bonavitacola e Fortini
Muscarà è il primo tra i consiglieri, il vicegovernatore guadagna più di De Luca
Avrebbero dovuto consegnare le dichiarazioni dei redditi a novembre scorso in base alle regole sulla trasparenza. Ma finora non tutti i consiglieri regionali e i componenti della giunta di Vincenzo De Luca hanno adempiuto alla disposizione. «Le sanzioni sono inesistenti — spiegano dall’ufficio della Amministrazione trasparente —, perché l’attenzione è concentrata soprattutto sul primo anno di incarico, per via delle eventuali incompatibilità da presentare». Diciamo subito che i più ricchi risultano essere due assessori: il vice presidente della giunta e responsabile dell’Ambiente Fulvio Bonavitacola e l’assessore alla Istruzione Lucia Fortini. Entrambi dichiarano un reddito di 154 mila 260 euro. Li tallona il governatore De Luca con 153 mila 819 euro, il quale risulta anche usufruttuario di una unità immobiliare a Salerno, e nella stessa città proprietario di due unità immobiliari e di un’autovettura di 88 cavalli fiscali. Quindi, un altro assessore: quello al Bilancio. Ettore Cinque dichiara un reddito complessivo di 150 mila 129 euro, mentre l’assessore all’Urbanistica Bruno Discepolo dichiara 92 mila 574 euro. Tutti gli altri (Valeria Fascione, Antonio Marchiello, Chiara Marciani, Corrado Matera, Sonia Palmeri e lo stesso Franco Roberti, poi eletto al parlamento europeo) non hanno ancora ottemperato alle disposizioni.
I «Paperoni» in consiglio regionale risultano essere la agguerrita consigliera dei 5 stelle Maria Muscarà (124 mila 739 euro di reddito complessivo); l’ex assessore comunale di Salerno e già presidente dell’Azienda risorse idriche Aniello Fiore (122 mila 229 euro); il presidente della commissione Trasporti Luca Cascone (102 mila 193 euro); il vice presidente dell’assemblea, il forzista Ermanno Russo (100 mila 187 euro); il capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro (99 mila 935 euro); il potente consigliere casertano del Pd soprattutto nell’ambito della sanità, Gennaro Oliviero (98 mila 074 euro); il leader dell’opposizione Stefano Caldoro (97 mila 69 euro); il leader dei Verdi e protagonista della lotta alla illegalità a Napoli, Francesco Emilio Borrelli (94 mila 347 euro); il vice presidente del consiglio Tommaso Casillo (93 mila 562 euro); l’esponente dell’Udc Carmine Mocerino e Tommaso Amabile (entrambi con 93 mila 073 euro); mentre un euro in più (93 mila 074) lo dichiara il segretario nazionale dei socialisti, Enzo Maraio.
Si continua con il componente della commissione sanità Francesco Moxedano (91 mila 249 euro); il presidente della commissione sanità Stefano Graziano (90 mila 999 euro); la capogruppo del Movimento 5 stelle Valeria Ciarambino (90 mila 675 euro); la pd Enza Amato (90 mila 443 euro); la sindaca di Novi Velia, nel Cilento, di Italia è Popolare, Maria Ricchiuti (90 mila 73 euro); l’azzurra Flora Beneduce che pur presentando 22 immobili di proprietà tra Sant’Antimo, Vico Equense e Capri, oltre a tredici tra uliveti e frutteti in Penisola, dichiara 82 mila 841 euro. Meno della collega azzurra Monica Paolino che invece dichiara 89 mila 955 euro. E meno del giovane ingegnere a 5 stelle Vincenzo Viglione (89 mila 955 euro). Michele Schiano di Visconti che per anni è rimasto in maggioranza pur aderendo poi a Fratelli d’Italia denuncia 82 mila 837 euro di reddito. La pd Loredana Raia, 88 mila 632 euro. L’altro pd Giovanni Chianese si ferma a 74 mila 266 euro. Il pentastellato Tommaso Malerba a 72 mila 230 euro.
Ma risultano clamorosi soprattutto i ritardatari. Tra questi addirittura la presidente del consiglio regionale Rosa D’Amelio. Ma anche Enzo Alaia, Luigi Bosco, Michele Cammarano, il capogruppo pd Mario Casillo, Maria Antoniella Ciaramella, Luigi Cirillo, Gianluca Daniele,il generale Carmine De Pascale, Maria Grazia Di Scala, Carmela Fiola, Alberico Gambino, Massimo Grimaldi, Carlo Iannace, Alfonso Longobardi, Antonio Marciano, Nicola Marrazzo, Erasmo Mortaruolo (ha presentato solo 1800 euro di reddito di una società agricola), Luciano Passariello, Maurizio Petracca, il presidente della commissione Bilancio Franco Picarone, Alfonso Piscitelli (appena passato al centrodestra), l’altro 5 stelle Gennaro Saiello, l’ex assessore Pasquale Sommese, e i casertani Giovanni Zannini e Gianpiero Zinzi.
Nessun commento:
Posta un commento