Coronavirus, il nuovo decreto:
quali negozi restano aperti
Quali attività restano chiuse per 14 giorni e quali no: assicurati i servizi di prima necessitàìì
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato nella serata di mercoledì 11 marzo un nuovo decreto per il contenimento dell’epidemia di coronavirus che prevede la chiusura delle attività commerciali su tutto il territorio nazionale fino al 25 marzo. Restano chiusi per 14 giorni bar, ristoranti, negozi e barbieri, mentre possono restare aperti i servizi di prima necessità come alimentari, farmacie, benzinai, edicole e tabaccai.
Ecco nel dettaglio quali attività si fermano per 14 giorni e quali restano aperte.
Coronavirus, le attività che restano aperte
- Ipermercati, supermercati, discount di alimentari e minimarket
- Farmacie e parafarmacie
- Distributori di benzina, gas e metano
- Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
- Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
- Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
- Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
- Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
- Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
- Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
- Commercio al dettaglio di articoli di profumeria e per l’igiene personale
- Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
- Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
- Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
- Commercio al dettaglio di saponi, detersivi e prodotti affini
- Mense e catering
- Ristorazione con consegna a domicilio
- Autogrill ed esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti all’interno delle stazioni ferroviarie e aeroportuali
- Servizi bancari, finanziari, assicurativi
- Attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare, comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi
- Lavanderie e tintorie
- Servizi di pompe funebri e attività connesse
Coronavirus, le attività che restano chiuse
- Attività di ristorazione (bar, ristoranti, pub, pasticcerie e gelaterie)
- Attività inerenti i servizi alla persona, come parrucchieri, barbieri, estetisti
- Mercati, ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari
- Tutte le altre attività di commercio al dettaglio
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