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Il numero due di
Forza Italia sbotta: «Va superata la fase di confusione e sovrapposizione tra
decreti legge e decreti del presidente del Consiglio o dei singoli ministri.
Chiediamo di accorpare i decreti in un testo unico crisi». E Berlusconi lo
copre.
Ma il Governo vuole davvero la
collaborazione dell’opposizione in questo difficile momento? Antonio
Tajani, vicepresidente del Ppe e numero due di Forza Italia, lo ha chiesto
a voce alta.
Da giorni gli “azzurri” pongono sul
tavolo due problemi. Il primo è quello di evitare il picco nel sud,
dove c’è un sistema sanitario più debole. Il secondo è mettere in campo
un pacchetto economico più forte di quelli che finora previsti
per le aziende.
Antonio Tajani al termine della riunione con il
premier Giuseppe Conte © Sara Minelli / Imagoeconomica
Dice Antonio Tajani: «E’ molto
importante che l’ultimo decreto sull’emergenza virus stavolta sia fatto
bene, diciamo meglio dei due precedenti. Bisogna tutelare l’economia.
Bisogna che qualcuno ci pensi. Intervenendo tempestivamente, perché in questi
casi il tempismo è tutto. Il Parlamento può e deve migliorare i decreti
fin qui approvati. Il governo invece deve istituire subito un fondo
per le imprese. Adesso, con il decreto di aprile. Questo Conte lo deve capire.
Ci saranno problemi sociali, prima ci si muove meglio è».
Ma Tajani va oltre e aggiunge: «Abbiamo attivato
due tavoli tecnici, uno parlamentare e uno politico, per valutare
nell’insieme la strategia dell’Italia contro il Covid-19. Serve una
strategia complessiva. A quei tavoli di aprile porteremo le nostre proposte che
vanno nella direzione della tutela dell’economia e della salute. Ci
sono delle cose ridicole e inaccettabili che vanno assolutamente cambiate».
Tajani evidenzia che le tre ore di
confronto sono state alimentate da spirito collaborativo.
Identiche preoccupazioni hanno
anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni, leader
della Lega e di Fratelli d’Italia. Ma è fin troppo chiaro che la
posizione di Forza Italia si va ad inserire in una prospettiva europea e
in un contesto di maggiore collaborazione istituzionale con il Governo.
Giuseppe Conte
Ma il premier Giuseppe Conte,
nonostante l’intervento del Capo dello Stato Sergio Mattarella, non
sembra voler coinvolgere sul piano operativo il centrodestra. In prospettiva
questo potrebbe essere un errore. E Tajani è tornato sul tema. Spiegando: «Va superata
la fase di confusione e sovrapposizione tra decreti legge e decreti
del presidente del Consiglio o dei singoli ministri. Chiediamo di accorpare
i decreti in un “testo unico crisi”. Chiediamo poi di inserire durante
la discussione in Parlamento del decreto Cura Italia immediati
pagamenti per i debiti pregressi della pubblica amministrazione nei confronti
delle imprese per 60 miliardi e la sospensione di tutti i pagamenti e
tutti i tributi fiscali e amministrativi per imprese, aziende, società per la
durata della crisi».
Non a caso Silvio Berlusconi aveva
detto: «Forza Italia ha offerto collaborazione istituzionale ed è
impegnata a dare il suo contributo al superamento della doppia emergenza,
sanitaria ed economica. Ma il Governo non ha sinora accettato un concreto
confronto. Come centrodestra chiediamo di essere ascoltati dal presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella». Berlusconi e Tajani agiscono all’unisono, anche
se con ruoli e toni diversi. In Parlamento, in sede di conversione dei
decreti, il Governo potrebbe aver bisogno delle opposizioni. Soprattutto
di Forza Italia.
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TAG: ANTONIO TAJANI, GIORGIA MELONI, GIUSEPPE CONTE, M
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