Molti preferiscono vivere per non immischiarsi nelle faccende altrui in virtù della fatto che quando ti impicci "ti arrivano addosso solamente guai e fastidi di vario genere", ma col vicino di casa i rapporti esistono sempre anche se i tempi sono cambiati. Dalle mie parti la privacy è un optional.
Si verifica spesso il caso di incontrare persone che non vedevi da anni e non avevi più sentito che una volta reincontrate non riesci più a togliertele dalle costole fino a quando non hanno ottenuto quello che vogliono, quantomeno di ascoltare le loro gesta col risultato che quando appurano che non sei secondo a loro girano subito pagina e non si son fanno più sentire.
Come tutti i maschietti di qualsiasi latitudine se a un mio compaesano gli salta la mosca al naso, anche soltanto per darlo a vedere, montano su con tutta la loro boria per far intendere che non sono propensi a farsi mettere sotto da nessuno.
Ma allora che carattere hanno ? Mentre io ho quello del temporeggiatore, ma sempre disposto ad aiutare, a confortare, ad immedesimarmi nelle esigenze altrui e pronto anche a dare, gli altri, credo che non lo facciano per avarizia, scansano la questione come se stessero pensando ad altro, che il canto delle sirene li sta portando in altra direzione o uno schianto di ragazza se li tira dietro con il più delicato dei profumi.
Non rinunciamo all'avventura amorosa ma non rinunciamo ad uscire fuori dai confini della nostra amata città.
Di stabiesi in giro per il mondo ce ne sono tanti ed ognuno di essi segnala la propria presenza realizzando, non soltanto per la sopravvivenza, cose eccezionali, ma anche per affermare e consolidare il proprio futuro.
Quelli che sono partiti in silenzio, quando arrivano segnali della loro affermazione, sono ormai talmente fuori da anni, come fu il caso di Michele Esposito, per cui si sono perse le tracce.
Non mancano quelli che annotano ogni fiato di tromba, ogni spiffero di vento e si buttano in tutte le direzioni. Di molti ho perso la memoria, di molti altri nessuno ha un ricordo al di fuori di me.
Eppure, mi accorgo, che pur godendo della compagnia degli amici, nessuno si è mai sentito gregario dell'altro.
Ognuno di noi ha un'idea e fa di tutto per manifestarla, per non restare indietro. La voglia di aggregazione nasce dal desiderio dalla necessità di avere degli esseri con i quali condividere gli accidenti della propria esistenza e le gioie che sa dare per celebrare il rito incredibile dell'essere, che va comunque esercitato
per avere le chiances dell'affermazione e della consacrazione.
C'è sempre qualcuno che la sa più lunga degli altri. I tempi in cui incominciai a scrivere delle poesie notai chequalcuno soffriva di invidia, mentre un altro mi chiese, chiaro e tondo, da chi le copiavo.
La sana invidia è una buona cosa, meglio dei salamelecchi e delle critiche alle spalle, ma quelli che avevano manifestato il loro disappunto incominciarono a tagliarmi i panni addosso.
Hanno un gran pregio si sanno industriare per cui se la città di Castellammare fosse dichiarata porto franco gli Stabiesi vivrebbero egreggiamente perchè non amano essere tosati come pecore, anche se non fanno niente per nascondere i propri successi economici ad altri.
Amano e si fanno amare e difficilmente dimenticano. Se lo fanno vuol dire che ne hai combinate tante che è meglio perderti che trovarti ogni mattina davanti ai piedi.
Forse è il clima, ma il lungomare nel suo via vai aiuta ad elaborare pensieri di eternità anche al più deficiente degli stabiesi che appena può se la mena e se la gode.
Gioacchino Ruocco
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