Certo, sono diritti che altri non hanno. Addirittura San catello viene festeggiato due vole nell'anno. La festa patronale non ha più da essere. Anche questo sta per saltare fuori dal cappello del prestidigitatore che si trova al governo da quando si è accorto che per far cassa e necessario passare all'atto pratico della riscossione effettiva perchè al di là dell'ICI e della tassa sul metro non può più beneficiarci con altro.
Tanti anni fa stavo per comprare un auto chiamata ESCORT. Per ignoranza della lingua inglese, non ne sapevo il significato. Meno male che non l'ho fatto. Avrei viaggiato con una escort per circa dieci anni, tanto è il tempo che dura una macchina in mio possesso prima di sostituirla, e oggi non avrei niente da recriminare contro chi va ad escort e non a benzina o diesel.
In un'altra nota che pubblicherò su "Saladattesa1.blogspot.com" ho ciesto a san Gennaro la grazia di mandare a casa questi illeggittimi proprietari del vapore Italia che si danno tanto da fare solo per affossarla.
Hanno mostrato tanta incopetenza che neppure un bambino delle elementari è capce di produrre: l'Italia andava a rotoli e loro dicevano che i conto erano sotto controllo con il beneplacito della Comunità europea.
Anche li si son fatti dei comparielli che li spalleggiano.
Ma i disoccupati possono festeggiare il santo durante la settimana senza abbondonare la fila per riscuotere la disoccupazione o perderanno il turno per i prossimi anni ?
ASPETTIAMO LA FINANZIARIA.
Notize minime su San Catello
San Catello è stato vescovo di Castellammare di Stabia, città di cui è patrono.Visse all'epoca dell'invasione longobarda, tra il VI ed il VII secolo. Si sa che ebbe una vita molto sofferta: Colpito da calunnie da suoi "familiari" (forse si intende vescovi di diocesi vicine), fu portato per un breve periodo a Roma finché papa Gregorio I, a cui aveva predetto il pontificato, non gli riaffidò la diocesi di Stabia: tornò trionfante in città, accolto dall'amico Antonino, poi divenuto abate in Sorrento.
E' stato da sempre considerato il principale protettore di Castellammare di Stabia per quanto riguarda non solo eventi naturali come le eruzioni del Vesuvio, ma anche bellici, come i bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.
La fede è radicatissima negli operai dei cantieri navali e viene ricordato anche come il "patrono dei Forestieri" per la cordialità mostrata nei confronti dei profughi e dei bisognosi.
Le reliquie di san Catello sono conservate nella concattedrale di Maria Santissima Assunta di Castellammare di Stabia, nella chiesa di Scanzano e in quella dei Servi di Maria a Sorrento. Una delle reliquie più importanti è il cranio dal quale fuorisce un particolare odore detto "Manna di san Catello": in passato tale cranio è stato custodito nella chiesa del Gesù (oggi si dovrebbe trovare a Itri)
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