Antonio Orazzo |
Ci conoscemmo nel 1954 quando mi
iscrissi all’Istituto Nautico Nino Bixio di Piano di Sorrento. Per cinque anni
viaggiammo sullo stesso treno che ci portava da Castellammare a Piano di
Sorrento e ritorno e frequentammo la stessa classe fino al Diploma.
Antonio Orazzo, come tutti quelli
della sua famiglia, aveva un cervello che gli permetteva di leggere le cose una
sola volta e di ricordarle senza difficoltà, ripetendo le parole lette una
dietro l’altra.
La sua capacità mnemonica non mi
ha mai fatto rabbia anche se impiegavo una enormità di tempo per ricordare
quello che studiavo. All’epoca avevo incominciato a scrivere delle poesie in
napoletano, che riponevo nelle tasche della giacca che indossavo dalle quali più di un compagno di le
prelevava, le leggeva e ve le riponeva.
Così fece anche Antonio che
recapitò al fratello Peppe che studiava violino e la domenica si esibiva in
chiesa ai matrimoni, il testo di “Mare napulitano”, una poesia con ritornello
che poteva sembrare anche una canzone come quelle degli autori storici che
all’epoca mi passavano per le mani.
Ne venni a conoscenza qualche
giorno più tardi, mentre attraversavo il rione Starza dove Antonio abitava con
la famiglia. Peppe mi si avvicinò e mi chiese se ero io l’autore dei versi che
lui stava cantando: li aveva musicati e il motivetto non era male come non
erano male i miei versi.
Ridendo e scherzando
familiarizzammo all’istante e diventai per Peppe ed Antonio come uno di
famiglia come successe a Peppe con la mia quando lo presentai a mio padre e mia
madre.
I cinque anni di studio passarono
senza accorgermene. Con Antonio, fuori della scuola, mi frequentavo giusto il
necessario, con Peppe invece iniziò una collaborazione che durò finchè rimasi a
Castellammare di Stabia. Scrivevamo canzoni, ma non so per quale motivo pur
vivendo a contatto con il maestro Mazzucchi, autore con Di Capua di ‘O sole mio e del direttore della Ricordi
di Napoli presso il quale Peppe andava a lezione di violino, non ci prendemmo
mai carico di un nostro debutto nel mondo della canzone tenuto che ridendo e
scherzando avevamo scritto un centinaio di pezzi di buon livello.
Dopo il diploma partì per il
servizio militare che non cercai di schivare minimamente in quanto volevo
accedere all’Accademia di Livorno. Antonio che già aveva il fratello più grande
in marina mercantile come ufficiale di macchina trovò facilmente il primo
ingaggio al quale ne seguirono altri.
Seppi qualche anno fa che
navigava per la Tirrenia e successivamente della perdita di un figlio, ma non avevo mai pensato
alla sua storia quotidiana ne ai suoi successi. Come era successo con tanti
altri compagni di scuola che avevano preso a navigare lo persi di vista anche
se mi arrivavano notizie tramite Peppe.
Curiosando, un giorno, in
Internet e nel sito del Libero Ricercatore, me lo sono trovato davanti come
responsabile dell’UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’ attraverso la quale non solo cerca
di restituire a tante persona la propria dignità di esseri pensanti e
socialmente utili, ma di dare a tanti giovani una possibilità di formazione dandogli
l’opportunità di conseguire la patente
di conduttori di generatori di vapore che fino a qualche anno fa era patrimonio
dell’Associazione Nazionale per il Controllo della Combustione che permette nel
giro di pochi mesi di conseguire una qualificazione che permette di arrivare in
azienda come operaio specializzato.
Navigando su Internet ho dovuto
prendere coscienza delle iniziative che fin qui è stato capace di attivare e
portare avanti risvegliando nella
popolazione non solo la sete di sapere, ma anche quella di continuare ad
apprendere nonostante l’età per ricreare la mente e lo spirito, per partecipare
in maniera più cosciente ed attiva alla vita e all’amministrazione della
propria città, formando nonostante l’assunto dell’apoliticità dell’Università
gruppi di attenzione alla gestione della cosa pubblica.
Ha prodotto divertimento ed
orgoglio per i partecipanti ai corsi con
prodotti finali che affrontano periodicamente il giudizio della cittadinanza;
conoscenza dei problemi e soluzioni per gli stessi; risentimento verso i
comportamenti di un’amministrazione che non tollera il dialogo e amministra la
città mettendole pastoie che generano malessere nella cittadinanza.
Ha dato coraggio a chi non lo
aveva assumendosi in prima persona le responsabilità di cui ogni buon cittadino
deve farsi carico senza temere le ripicche di quelli che si sono candidati alla
guida del paese, della città, delle istituzioni
.
Le sue annotazioni non sono mai risultate
fuori misura e i soggetti ai quali ha indirizzato le sue reprimende hanno accettano
di buon grado le sue contestazioni annottandole come giuste.
Con questa nota voglio segnalarlo
a chi ancora non lo conosce prima che se ne perdano le tracce ed esprimergli la
mia gratitudine per quello che va facendo e sicuramente continuerà a fare.
Unitre - Via Marconi, 87 - 80053 Castellammare di Stabia (NA) - Tel e Fax 0818717510 - anorazz@libero.it
Unitre - Via Marconi, 87 - 80053 Castellammare di Stabia (NA) - Tel e Fax 0818717510 - anorazz@libero.it
SALUTO DEL PRESIDENTE UNITRE DI CASTELLAMMARE E PAESI LIMITROFI
Ricordo che durante l’estate
l’attività dell’Unitre è continuata con il corso di Ginnastica ritmica tenuto
nel piccolo anfiteatro della villa Gabola ed abbiamo continuato ad incontrare i
giovani che ad ottobre devono sostenere gli esami per “Conduttore generatori di
vapore”.
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