Mentre Wind se l'è presa comoda per ripristinare il collegamento del mio PC ad Internet la Juve Stabia ha giocato prima l'incontro con la Samp a Marassi e oggi quello in casa col Cittadella.
La vittoria di oggi, anche se esaltante per la tifoseria, non toglie ancora la squadra da una situazione di classifica troppo affollata nella quale il minimo passa falso la riporterebbe a contatto di quelle che arrancano per togliersi dalla retrocessione.
Ma allora che voglio? Vorrei che questa crescita che procede lentamente assicurasse allontanasse dal cuore dei vecchi tifosi come me lo spauracchio della retrocessione che oggi assume un percorso ancora più sadico con l'aggiunta dei play out.
Ho esordito dichiarando i miei timori e manifestando le mie critiche quando avverto aria di stanchezza e di superficialità, ma nessuno me ne deve se ancora ricordo la delusione degli anni passati.
Castellammare non ha un'economia da poter pensare ad una serie A, ma non per questo la squadra deve rallentare il passo della salvezza e quello di un sogno proibito. Castellammare ha bisogno di tirarsi fuori dalle secche non solo nazionali ma principalmente da quelle locali e per fare ciò deve riscoprire la mentalità imprenditoriale dei nostri antenati di qualche secolo addietro, mettendo nell'angolo le avversità e i soggetti che sono diventati una palla al piede producendo un malessere diffuso e fortemente fastidioso per tutti.
E' stato bello annotare la continuità di Sau e il ritorno alla segnatura di Scozzarella in apertura di partita al 9 minuto e di Erpen al 13'. La rincorsa del Cittadella per accorciare il divario trova il risultato al 29' ad opera di Maa. Continua nella ripresa con il medesimo slancio e la stessa impostazione di gioco, ma è la Juve Stabia al 57' a rendere più consistente il vantaggio ancora ad opera di Sau che dimostra di aver trovato la forma desiderata per le prestazioni alle quali mira.
E' stato bello annotare la continuità di Sau e il ritorno alla segnatura di Scozzarella in apertura di partita al 9 minuto e di Erpen al 13'. La rincorsa del Cittadella per accorciare il divario trova il risultato al 29' ad opera di Maa. Continua nella ripresa con il medesimo slancio e la stessa impostazione di gioco, ma è la Juve Stabia al 57' a rendere più consistente il vantaggio ancora ad opera di Sau che dimostra di aver trovato la forma desiderata per le prestazioni alle quali mira.
Formazioni.
Juve Stabia (4-4-2 ): Colombi; Baldanzeddu, Molinari, Scognamiglio, Biraghi; Erpen (dall' 87' Tarantino), Mezavilla, Cazzola, Scozzarella (dall' 86' Davi); Danilevicius, Sau (dall' 81' Mbakogu)
Cittadella (4-4-2): Cordaz; Gorini, Vitofrancesco (dal 62' Job Iyock), Martinelli, Pellizzer; Di Roberto (dall' 82' Carra), Busellato, Marchesan, Schiavon; Di Carmine (dall' 85' Martignago), Maah
Arbitro: sig. Claudio Gavillucci della sezione di Latina
Marcatori: 8' Scozzarella (J. S.), 12' Erpen (J. S.), 29' Maah (C), 57' Sau (J. S.)
Ammoniti: Danilevicius (J. S.), Molinari (J. S.), Gorini (C), Maah (C), Job Iyock (C)
Servizio a cura di Antonio Sodano
Gli avversari
L'Associazione Sportiva Cittadella è la principale società calcistica di Cittadella,
in provincia di Padova.
Venne fondata nel 1973 e dal 2008 milita in Serie B. Il colore sociale è il granata.
Nacque dalla fusione di due squadre cittadine,
la Cittadellese e l'Olimpia,
fondate rispettivamente nel 1920 e nel 1948. L'Olimpia fu l'unica
delle due che inizialmente riuscì ad avere una rilevanza a livello
dilettantistico, arrivando fino alla IV Serie durante gli anni cinquanta.
Nel 1973 Angelo Gabrielli fuse le due società
con l'intento di portare Cittadella nel calcio che conta. Nel 1980 ottenne il primo successo di rilievo,
la Coppa Italia Dilettanti; da questo momento in poi la storia della società fu
un crescendo fino alla promozione in Serie C2 arrivata nel 1988-89 a discapito del Caerano.
Tra il 1989 e il 1998 la squadra milita sempre in Serie C2,
salvo una parentesi di due campionati, (1991-93). Nella stagione 1997-98 con l’arrivò sulla panchina di Ezio Glerean riesce
ad ottenere la promozione alla Serie C1 .
Nel 1999-2000 la squadra raggiunge la promozione
in Serie B
e muta il proprio nome in Cittadella
Padova approfittando del
periodo di crisi del Calcio Padova scivolato in Serie C2. Il Cittadella
riuscì a rimanere in Serie B la prima stagione, ma nella seconda
stagione ritornò in C1.
Seguono 5 stagioni in Serie C1 e il ritorno alla
denominazione originaria e a giocare a Cittadella. Al termine della stagione
2007-08 riesce finalmente a conquistare la seconda promozione in serie B della
sua storia dopo 6 anni di purgatorio.
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