La salvezza è nelle intenzioni di Braglia e fa bene ad
evitare equivoci che sono stati
adoperati già negli anni scorsi per motivi triti e ritriti che non
dovrebbero tornare a galla.
In serie B non ci si arriva per restarci eternamente. E’ un
campionato che spezza le gambe e i giochetti di mezza classifica non pagano.
In questa serie non si può nemmeno pretendere di diventare
un’industria della domenica che deve necessariamente produrre illusioni e
profitti, ma potrebbe capitare anche di restarci per anni producendo profitti
mettendo in campo proposte di sopravvivenza come fanno molti club
che producono educazione sportiva, relax, avviamento allo sport, cure fisiche e tant'altro che può mettere in campo uno staff con propositi ragionevoli.
In serie B chi ci arriva deve giocarsi non soltanto la
salvezza, ma anche la probabile promozione almeno che con i mezzi a
disposizione non si pensi di mascherare il risultato come se fosse il massimo a
cui si poteva aspirare.
Molti club minori hanno dimostrato e lo continuano a fare
che i sogni sono possibili anche se assieme a Braglia, da quando ho iniziato ad
interessarmi di calcio, ho sempre predicato per un corretto utilizzo dei
capitali impiegati per qualche altra attività che potrebbe dare alla cittadinanza una speranza
di ritorno alla normalità civile.
Rinforzare la squadra è necessario e doveroso per dare a
quelli che fin qui hanno prodotto gioco con impegno e dedizione un ricambio necessario e all’allenatore l’opportunità
di non vivere un’emergenza continua.
Il girone di ritorno sarà molto più difficile di quello dell’andata.
Molti avversari affrontati in casa dovranno essere affrontati in trasferta con tutte le incognite che le trasferte comportano e hanno fin qui comportato.
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