Al diciottesimo appuntamento la
Juve Stabia ha messo a segno un altro risultato utile. La partita di oggi
contro il Gubbio potrebbe essere il primo risultato utile sulla strada della
salvezza.
Cerchiamo di capirci. La strada è
ancora lunga, ma la continuità espressa nelle ultime partite, anche se ci sono
stati due pareggi in casa che danno l’idea di carenza di concentrazione o una
presunzione di superiorità per risultato acquisito contro squadre che invece
non erano da sottovalutate, dà l’idea che l’allenatore ha capito i valori che
tiene a disposizione e in attesa di una migliore amalgama, riesce a gestirli e
a responsabilizzarli in maniera ottimale .
Quello conseguito è un risultato
di tutto rispetto tenuto conto anche dei punti di penalizzazione. Squadre che
erano partite meglio stanno dietro la Juve e non so come faranno a riprendersi,
ma alla spalle della Juve c’è anche una classifica corta che potrebbe
risucchiare come le sabbie mobili quelle squadre che stanno più avanti che non
ce la fanno a reggere il ritmo e la concorrenza .
Sprecare tutti i soldi fin qui
spesi sarebbe una follia di cui Castellammare non ha bisogno. E’ bello
inventarsi delle speranze come quell’editore che diede nome alla sua attività
“Un nuovo modo di volare” e che nel giro di poco tempo aveva invaso l’Italia.
Non riesco però da tempo a trovarne le tracce.
Il Gubbio, stando a quello che
dicono i risultati che fin qui a conseguito non è una squadra che ti regala il
risultato, tanto che il gol della vittoria è stato
realizzato al 10' del secondo tempo da Sau. Nella prima parte, al 23',
Graffiedi ha colpito una traversa, con uno splendido tiro al volo su assist di
Ciofani. Al 27' il Gubbio si e' reso ancora pericoloso con Cottafava che,
servito da Mario Rui, ha sprecato un'ottima opportunita' per portare in
vantaggio gli umbri. (ANSA).
Una IMMERITATA sconfitta quella
del Gubbio per quanto ha fatto vedere e per le occasioni create dai ragazzi di
Gigi Simoni. Davvero bravo il tecnico rossoblù che ha sorpreso Braglia con una
disposizione in campo intelligente che ha messo in difficoltà le Vespe
stabiesi. Ma non è bastato per evitare la sconfitta un primo tempo tutto
all’arrembaggio, ma con colpi che non sono andati a segno per poco e una
fiammata finale che non è riuscita a modificare il risultato come era capitato
nelle ultime due partite in casa.
TABELLINO
JUVE STABIA (4-4-2): Colombi; Maury (1' s.t. Baldanzeddu), Molinari,
Scognamiglio, Dicuonzo; Tarantino (13' s.t. Raimondi), Cazzola, Mezavilla (25'
s.t. Scozzarella), Zito; Danilevicius, Sau. All. Braglia.
GUBBIO (5-2-1-2):
Donnarumma; Caracciolo, Cottafava, Benedetti, Bartolucci (30' s.t. Gerbo),
Mario Rui; Boisfer (17' s.t. Lunardini), Raggio Garibaldi (26' s.t. Ragatzu);
Buchel; Ciofani, Graffiedi. All. Simoni.
ARBITRO: Renzo
Candussio di Cervignano
ASSISTENTI: Fabrizio Posado di Bari - Valentino Paiusco di Vicenza
IV UOMO: Massimiliano
De Benedictis di Bari
MARCATORI: 10' s.t. Sau
AMMONITI: Maury (JS)
NOTE: 1' rec. p.t.;
4' rec. s.t. - espulso il tecnico della Juve Stabia Piero Braglia per proteste –
2652 spettatori
CORNER: 6 - 0
GLI
AVVERSARI
Venne fondata nel 1910 con i colori sociali Rosso-blu e disputa le partite interne nello Stadio Pietro Barbetti.
Nel 1947-1948 disputò
una stagione in Serie B, per poi ritornarci nella stagione 2011-2012 dopo
aver concluso al primo posto il campionato di Lega Pro Prima
Divisione 2010-2011.
Il
calcio a Gubbio arriva per la
prima volta nel 1910, portato dall'allora sacerdote don Bosone
Rossi che diffonde il verbo calcistico nelle strade. C'è bisogno di attendere
qualche anno (più precisamente il 1913) per assistere alla nascita della prima
realtà calcistica a Gubbio, affiliata alla SPES, una società che al
tempo era finalizzata per lo più alla ginnastica. Poi col passare degli anni gli
appassionati aumentano considerevolmente, tanto che negli anni trenta la squadra
eugubina prende parte ai primi campionati regionali, dopo aver partecipato per
diverso tempo ad incontri amichevoli con le formazioni umbre. E lo fa
disputando le gare casalinghe al "San Benedetto", quella che
successivamente verrà ribattezzata la "Fossa dei Leoni" e che resterà
per quasi 50 anni la casa del calcio eugubino.
Partecipazione a campinati di A, B, C, D
A 0
C 24
D 18
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