mercoledì 16 ottobre 2013

ITALO CELORO: attore


Italo Celoro






Italo Celoro

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Italo Celoro (Castellammare di Stabia19 febbraio 1941 – 22 maggio 2010) è stato un attore di teatro e cinema italiano.
Detto "O' Prufessore", anche per i suoi trascorsi nell'insegnamento, è stato responsabile e guida artistica della Cooperativa Teatrale C.A.T., attiva dal 1968 e con sede nella sua città natale. Tra le sue partecipazioni la più importante risale nel 2007 nella fiction rai Giuseppe Moscati - L'amore che guarisce. Nell'estate 2009 partecipa a Padroni di Barche, commedia in due atti di Raffaele Viviani e per l'occasione sotto la regia di Armando Pugliese. La rappresentazione della commedia è avvenuta alla Reggia di Quisisana appena restaurata. Dopo la sua morte, a causa di una grave malattia, la direzione della cooperativa è passata ai figli i quali hanno a lui dedicato la rassegna estiva che si è tenuta alle Nuove Terme di Castellammare di Stabia.

Filmografia

·                    Café Express (1980)
·                    Mi manda Picone (1984)
·                    Se lo scopre Gargiulo, regia di Elvio Porta (1988)
·                    Scugnizzi (1989) nel ruolo di Mastracchio
·                    Pacco, doppio pacco e contropaccotto (1993)
·                    L'amore molesto (1995) nel ruolo del padre di Delia
·                    Dio ci ha creati gratis (2 episodi, 1998)
·                    L'uomo in più (2001) nel ruolo dell'allenatore di calcio
·                    Luna Rossa (2001) nel ruolo di Tony
·                    Pater familias (2003) nel ruolo di Don Antonio
·                    Gomorra (2008) nel ruolo di un contadino





Castellammare, è morto Italo Celoro: grande maschera del teatro

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CASTELLAMMARE -Si spento all'eta di 69 anni l'attore stabiese Italo Celoro. Ricoverato nella clinica Villa Stabia di Castellammare, il noto caratterista nato a Castellammare dopo una lunga malattia è morto questa mattina. Protagonista di note pellicole come Scugnizzi, PaccoDoppio Pacco e Controntopaccoto, Gomorra, Mi manda Picone aveva sempre preferito il teatro al grande schermo. L'ultimo lavoro teatrale era stato "Padroni di Barche" che si era realizzato all'interno della Reggia di Quisisana a Castellammare, l'ultimo grande sogno dell' erede di Ciro Madonna che aveva fatto della sua tenacia e del suo amore per Castellammare il suo modo e ragione di vivere. Sarà la prima estate senza gli spettacoli di Italo Celoro che negli anni accompagnava turisti e stabiesi con le sue rappresentazioni alle Antiche Terme.
Dopo anni di duro lavoro aveva messo in piedi quello che era il suo sogno, una scuola di teatro dove formare gli attori del domani.
Questo è l'ultimo messaggio lasciato sulla sua pagina di "Facebook". "Prosegue il nostro impegno per Castellammare di Stabia e per i suoi figli migliori; prosegue il nostro impegno affinchè i  nostri  rappresentanti (sic!) si rendano, finalmente, conto che, al punto in cui siamo lasciare ancora la nostra città senza un Teatro Comunale è atteggiamento criminale, in quanto atteggiamento stolt...o, da ignoranti irrecuperabili, autolesionista.
Santa Lucia Nova è un copione "inedito", rappresentato dallo stesso Viviani, come atto unico, a Gennaio del 1918 e, successivamente, nella stesura definitiva in due atti, nell' ottobre del 1919; il lavoro fu poi ripreso nella primavera del '37 e nel 1942. In esso sono presenti tutte le componenti spettacolari che caratterizzano il Viviani "prima maniera" straordinariamente godibile. Prosa, versi e musiche, infatti, abbondano e, spesso, strabordano, dando alla commedia quella freschezza scoppiettante o quella malinconia struggente tipiche del giovane animo vivianeo."


IL CORDOGLIO DELLE AUTORITA'
La scomparsa di Italo Celoro rappresenta una gravissima perdita per la città di Castellammare di Stabia e per la sua cultura”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio “La sua versatilità e il suo talento di attore e regista, oltre che di interprete straordinario dell'eredità culturale di un altro grande stabiese come Raffaele Viviani, sono e resteranno patrimonio della nostra comunità”, ha sottolineato Bobbio. “Nel corso della mia ultima visita presso il suo teatro, C.A.T, mi aveva sorpreso per l'entusiasmo e la passione non solo per la sua arte, ma anche per la sua città e per i suoi concittadini. Italo Celoro ha amato Castellammare probabilmente più di quanto Castellammare abbia dimostrato di amare lui. Mi resta non solo il rammarico che la città abbia perso uno dei suoi figli più illustri, ma anche per non aver avuto il tempo, una volta eletto sindaco, di poterlo ripagare dell'impegno e dell'amore profuso in tutti questi anni. Resta per me l'impegno di fare tutto quanto sarà utile e necessario affinché Castellammare di Stabia non dimentichi l'uomo e l'artista. Alla famiglia Celoro vanno le più profonde e commosse condoglianze della città e mie personali”, ha concluso il sindaco.
22/05/2010

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