La chiesa di Santa Caterina
d'Alessandria è
una chiesa monumentale situata nel centro storico di Castellammare di Stabia ed
appartenente alla parrocchia della chiesa di Santa Maria della Pace
Storia
In
origine la chiesa era situata nella frazione di Scanzano, ma nel 1447 venne spostata nella collazione
attuale, erigendo il tempio su una cripta risalente al 1395[3]:
una prima chiesa dovrebbe comunque risalire al 1585 ed apparteneva all'ospedale
ed era di patronato comunale. Il tempio era utilizzato,
oltre per le normali funzioni sacre, anche per svolgere consigli comunali e come sede di un banco per pegni, sostituito nel XVII secolo dalla Venerabile Arciconfraternita di
Santa Maria della Pietà e Santa Caterina d'Alessandria, come testimoniato da un
apprezzo del 1636:
« La cappella
de Santa Caterina de continuo vi si celebra; con entrate d'annui ducati
quaranta; dove è confraternita de secolari[5] »
(Orazio Conca)
|
Nel 1725 la chiesa fu completamente
riedificata, mentre la cripta fu modificata nel 1754 e 1970. Fino al 1931, prima di ognivaro di una nave dal vicino cantiere, si svolgeva una funzione religiosa nella quale si chiedeva la protezione
divina di San Giuseppe.
Per diversi anni, tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta,
ha ospitato il quadro di Sant'Antonio di Donna Fiorella, poi spostato nella chiesa dello
Spirito Santo.
Struttura
La
chiesa presenta una facciata esterna divisa in due da una trabeazione:
nella parte inferiore è posto il portale d'ingresso, protetto da un cancello in ferro, sulla cui sommità è
posta una decorazione in stucco con simboli che conducono al culto dei morti[3] ed ai lati due coppie di lesenecapitellate,
mentre la parte superiore presenta un ampio finestrone a semicerchio;
la facciata termina a timpano.
L'interno
è a navata unica, decorata con finti marmi, ori e stucchi, realizzati da Francesco
Filosa nel 1965, e presenta tre altari protetti da una balaustra:
entrambi gli elementi sono realizzati in marmo policromo e risalgo alla fine
del XVIII secolo.
L'altare
privilegiato è
dedicato a Santa Caterina d'Alessandria, mentre gli altri
due a San Giuda,
con statua del santo risalente al XIX secolo e alla Vergine
Addolorata, consacrati dopo un restauro nel 1941.
L'altare di Santa Caterina,
consacrato nel 1809 e nuovamente nel 1881, oltre alla statua
della santa del XIX secolo,
è adornato da tre tele: San Paolo, San Pietro e la Pietà,
risalenti al 1788.
All'interno della chiesa
sono comunque presenti altre tele,
spesso dono dei confratelli, come la Resurrezione di Cristo del 1764 e il Martirio di Santa Caterina, del XVIII secolo.
Nella sala della Resurrezione, adiacente alla struttura, è posto un altare del 1739, sormontato da una
copia della Pietà presente sull'altare maggiore, mentre lateralmente una tela
sulle scene della Passione di Cristo, del XIX secolo.
Nella chiesa è anche una statua di San Giuseppe, realizzata nel XIX secolo e diverse reliquie;
sul fondo una cantoria.
La
cripta è in stile romanico e tramite colonne si divide in tre ambienti, con volta della
parte centrale decorata con stucchi: al suo interno loculi e nicchie utilizzate per lasepoltura dei defunti ed una piccola statua di San Michele,
riproduzione di quella custodita un tempo al santuario del
Faito, oggi nella con cattedrale stabiese.
Bibliografia
Egidio Valcaccia, Le confraternite nel centro antico di Castellammare di
Stabia,
Castellammare di Stabia, Logobardi Editore, 1996. ISBN
88-8090-225-3
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