Anche stavolta, la maggioranza cittadina non prende parte ai lavori Consiliari su un tema di importanza fondamentale quale il destino di Palazzo Reale. Sulla scorta delle linee programmatiche, presentate in campagna elettorale dal sindaco Cuomo, la minoranza politica cittadina, ha ben inteso presentare richiesta di Consiglio Comunale per capire quale destinazione d’uso intende dare ad un bene strategico per il rilancio cittadino.
Come per le altre tre precedenti richieste, anche stavolta sono stati disertati i lavori dal Sindaco e dalla sua maggioranza, senza alcuna legittima motivazione. La speranza è che sua eccellenza il Prefetto, in tempi di “spending review” prenda atto di tale contesto amministrativo, intimando il ripristino in città del confronto democratico e nel contempo evitare inutili costi per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, previsti in occasione dei lavori consiliari.
Ancora una volta è stato calpestato il rispetto per le Istituzioni, si rappresenta che l’attuale maggioranza ha evitato il confronto sulle prescrizioni del Ministero, sullo stato di attuazione delle linee programmatiche in città e non per ultimo ha disertato i lavori consiliari in occasione dell’atto di indirizzo sul piano paesaggistico, mettendo in netta difficoltà l’Architetto Melisse, no dei sottoscrittori e sostenitori della richiesta di convocazione.
I consiglieri di minoranza si chiedono: qual è il motivo del mancato confronto pubblico in Consiglio Comunale? Perché i consiglieri di maggioranza si dileguano in occasione dei lavori consiliari? L’unica risposta plausibile, frutto di analitiche valutazioni è quella che i consiglieri pendono esclusivamente dalle valutazioni del sindaco Cuomo, sposando a prescindere ogni sua decisione, per la serie “IO VOTO TUTTO CUOMO!” calpestando, il principio del confronto democratico.
Tale atteggiamento amministrativo, per adesso ha portato solo a disastri, non ultimo la decisione del TAR Campania che ha dato ragione alla “Melito Multiservizi” in ordine alla errata attuazione delle procedure di assegnazione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani in Città.
Alla luce della decisione del Tribunale Amministrativo, la preoccupazione degli scriventi è quella che da un momento all’altro, in piena estate la città potrebbe essere sommersa dai rifiuti, pregiudicando le precarie condizioni igienico sanitarie.
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