Il ministro della Salute ha spiegato di voler "accelerare il piano possibile" dopo il 18 maggio
Il ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso del suo intervento a “Mezz’ora in più” su Rai 3, ha parlato dell’inizio della Fase 2 dell’emergenza coronavirus. “Questa partita – ha detto – non si vince per decreto e la responsabilità individuale è fondamentale per questa seconda fase: il coronavirus non verrà mai battuto da un atto di governo e non basta un’ordinanza o un decreto, sono strumenti messi in campo che servono, ma quello che conta davvero e il comportamento di ciascuno e non potranno essere i controlli a determinare l’esito di questa sfida”.
Sui riscontri nella popolazione delle misure decise dal governo per la Fase 2, Speranza ha dichiarato: “Prevale in me un sentimento di grande preoccupazione perché siamo ancora dentro la crisi, vorrei che non passasse il messaggio che è tutto finito e che da domani ripartiamo come se il virus non ci fosse mai stato. Purtroppo l’epidemia è ancora in corso anche se si sta in qualche modo riducendo, ma guai a pensare che è finito tutto”.
“Dobbiamo decidere sula base dei dati scientifici – ha aggiunto -, che ci dicono che questo virus è ancora molto pericoloso”.
Sulle prossime tappe, dopo la Fase 2, Speranza ha spiegato: “Sicuramente il primo passaggio che abbiamo già indicato è quello del 18 maggio e poi ci saranno altre scadenze“.
“Voglio ribadire – ha aggiunto il ministro della Salute – che noi vogliamo accelerare il più possibile ed il metodo di monitoraggio che abbiamo costruito sulle regioni ci consentirà anche di differenziare perché io credo che a un certo punto sia giusto immaginare di aprire di più i territori che sono più pronti e di avere più cautela in territori meno pronti”.
VIRGILIO NOTIZIE | 04-05-2020 06:59
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