Ogni volta
che sembra un mistero
si sgretola prima
del compiere il fatto.
Dopo mi accorgo
ch'ero distratto
all'apparire
di quel che sentivo.
Mi ritrovavo giulivo
ma poi mi perdevo
nell'ombra dell'essere
che non mi dava certezze
per farsi capire.
Ogni volta mi sembra un mistero
quello che dentro mi affiora
come chi prende una corsa
per essere prima
e poi non sa di che cosa
e corre, poi corre
e si migliora il tempo,
il modo e l maniera di farlo.
Ogni volta, come adesso
sembro un riflesso
di una luce lontana.
Tante volta alzo la mano
per dare il mio assenso,
di aver ricevuto
e che sto trascrivendo.
Se non mi arrendo
può durare in eterno
la richiesta come ritengo
del messaggio
di esser trascritto.
Ogni volta, come tutte le volte
son capriole di versi,
di parole che non sembrano vere
di primavere già vissute
e di autunni perduti
a raccogliere foglie
con le doglie
di non riuscirci per tutti.
Gioacchino
Ruocco
Ostia Lido 24.05.2020
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