Un giorno navigammo
senza pensare
a cosa poteva
succederci,
dove ci portava la
corrente.
Eravamo soli nel sole
cocente
che ci bruciava le
pelle.
Oggi invece
c’è tanta gente
che sembra
in prede a una follia
per andare oltre
ogni pensiero
innocente
oltre l’incoscienza
di vivere un presente
che smania
come la pazzia che
gioca
a rimpiattino con la
vita
beffandosi di tutto,
del domani
per vivere il
presente
da troppo tempo
assente
dalla vita d’ogni
giorno,
dalle attese sotto
casa
dalla voglia di
averti
almeno per starti più
vicina
per qualche ora,
per qualche sogno
se un domani esiste
non solo privandocene
da oggi
o dall’inizio di
questa pandemia
che non so più
cos’è la casa mia,
la casa tua
e il buio dove la
sera
nascondeva
i nostri primi
approcci,
i primi nostri
palpiti d’amore.
Vorrei vivere ancora
fin che posso
senza tornare
indietro
dentro al fosso
dove finimmo
navigando di notte
fino al giorno
appresso
in mezzo alle
ranocchie.
Ostia Lido –
22.05.2020 G. Ruocco
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