Il
canonico don Agnello Spagnuolo nel 1872, avendo comprata l'antica torre del
Quartuccio, che sin dal 1824 era già stata trasformata dai fratelli Luigi e
Baldassarre Parisi per loro residenza, dopo varie rifacimenti aveva acquistata
una strana forma ottagonale, con lavori radicali trasformò l'immobile come oggi
lo vediamo.
Vi
impianta un Caffè al pianterreno ed un piccolo albergo al primo piano. Col
tempo il Caffè diventerà celebre in tutto il circondario, per le specialità
dolciarie e come punto di ritrovo di personaggi
che caratterizzeranno un'epoca: da Scarfoglio a Matilde Serao, dall'ammiraglio
Acton a Emilia Cito principessa di Santobono, da Eugenio e Giuseppe Cosenza a
Ciro e Luigi Denza, che abitavano nel palazzo ad angolo con il lungo mare, dal
principe di Marsiconovo al marchese Pellicano, dal barone Toscano al principe
di Sant'Antimo, dal conte Coppola al comm. Eduardo de Martino, da Vincenzo
Migliaro a Vincenzo D'Angelo, da Piero Girace a Michele Prisco.
Ancora
oggi è meta preferita di personalità di spicco
e occasione di incontri e manifestazioni.
Molto
spesso i locali della pasticceria destinati alla consumazione vengono
utilizzati per mostre di pittura di artisti locali e stranieri.
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