Esimio sig. Gioacchino, quel tipo di pratica religiosa
di cui mi parlate, no a Napoli non era
in uso; cinquanta e più anni fa era in uso invece una sorta di novena musicale in onore della Immacolata che
veniva fatta dai primi zampognari che arrivavano a Napoli ai primi di dicembre e
vi si trattenevano fino a Natale facendo il giro delle abitazioni per suonare,
[dopo la novena fatta per l’8 dicembre]dal 9 al 24 dicembre dinanzi al presepio o grotta che in ogni casa
si approntava appena dopo l’Immacolata. Ma ormai tutto è finito, non si fa più il presepio,
soppiantato dall’albero di Natale e temo che addirittura non esistano più gli
zampognari che venivano a Napoli dall’Irpinia e si contentavano di poche lire per la loro
opera lasciando in omaggio l’ultimo
giorno manufatti lignei quali forchettoni e cucchiarelle di olivo lavorato. E
avimmo cassato n’atu rico ‘a sott’ô sunetto!Vi saluto, v'auguro ogni bene e
grazie d’avermi contattato!Vi stringo la mano; bbona salute e ca 'o Signore
onnipotente nce perdunasse e benedicesse a tutte quante!
Vostro
Raffaele Bracale
Napoli - Reame 2 Sicilie
tel. 081263407
Vostro
Raffaele Bracale
Napoli - Reame 2 Sicilie
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----- Original Message -----To: Raffaele BracaleSent: Friday, November 29, 2013 10:01 AMSubject: Quesito su "Fratielle e surelle"E' da quando ero ragazzo e più precisamente da quando ritornai ad abitare stabilmente nel Vicolo Sorrentino di Castellammare di Stabia, dove ero nato, dopo gli anni della guerra che mi porto appresso il ricordo della voce che qualcuno, alle cinque del mattino, dava strada per strada per invogliare la gente a recarsi in chiesa della parrocchia di appartenenza per la novena all'Immacolata concezione nei dodici giorni antecedenti la ricorrenza della sua festa.L'invito consiste in una voce che recita ed echeggia ancora nelle strade del quartiere nelle prime ore del mattino: “Fratièlle e surélle”, jamme a dicere 'o rusario a Madonna!" Elenca successivamente il numero della giornata della dodicina. Chi fa questo servizio accompagnava la propria voce con l'esplosione di piccoli fuochi di artificio messi a disposizione dagli organizzatori per meglio svegliare i fedeli. La suggestione era incrementata dal rumore prodotto da uno strumento di legno (raganella) che nella sua rotazione produceva un rumore come quello delle rane.Ho parlato al passato in quanto è da oltre quaranta anni che abito a Roma e dal oltre cinquanta che non vivo più a Castellammare. E' mio desiderio, sempre che sia nelle sue disponibilità, sapere se la novena è praticata anche a Napoli o lo era o è solamente una pratica religiosa che ha avuto sempre e solo luogo nella mia cittadina di nascita, come viene raccontato nel sito il Libero Ricercatore ?Nel salutarla le faccio le faccio i miei auguri di Buon Natale e tutte le altre feste appresso nella speranza che vada tutto secondo i suoi desideri.Inoltre Le esterno ancora la mia stima per il suo sapere e la vivacità intellettuale con la quale lo gestisce e lo mette a disposizione di chi vuole illuminarsi di immenso.Ancora saluti e buona giornata. Suo Gioacchino Ruocco
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