martedì 25 settembre 2012

GROSSETO - JUVE STABIA : 2 - 2

Grosseto - Stadio Zecchini


GROSSETO (4-2-3-1): Bremec; Antonazzo, Padella, Olivi (18′ st Iorio), Calderoni; Crimi, Jadid; Bonanni, Curiale, Foglio (14′ st Quadrini); Lupoli (41′ st Lanzafame ). In panchina: Lanni, Obodo, Donati, Delvecchio.
Allenatore: Moriero

JUVE STABIA (4-1-4-1): Seculin; Baldanzeddu, Mezavilla, Murolo, Gorzegno; Genevier (16′ st Agyei); Caserta, Jiday (7′ st Figliomeni), Acosty (32′ st Danilevicius) Erpen; Mbakogu. In panchina: Nocchi, Bruno, Vinci, Improta.
Allenatore: Isetto

Arbitro: Merchiori
Reti: 10’pt Foglio (G), 36’pt Gorzegno (JS), 14’st Acosty (JS), 41’st Lupoli (G)

Ammoniti: Antonazzo, Calderoni (G), Jidayi, Mezavilla (JS), Crimi (G), Figliomeni, Gorzegno (JS)

Espulso: Gorzegno (JS)

Spettatori: 1003 abbonati + 535 paganti, per un incasso di 20.177 euro.

Una partita che ha cercato di dare concretezza alle dichiarazioni di intenti fatte dal capitano della Juve Stabia qualche giorno fa.

A mio avviso non sono i moduli di gioco a modificare l’atteggiamento dei giocatori in campo, è qualcosa che tutti gli schieramenti possibili dovrebbero avere e non hanno che prima di tutto è la convinzione di far parte della squadra nella quale si trovano a giocare, quella di possedere la capacità di amministrare la palla come fanno i giocolieri e quella di divertirsi giocando.

Il gioco della palla non è un mestiere che si risolve amministrando tre o quattro palle per partita o segnando qua e là qualche rete. Il gioco giocato deve essere un’arte e non una pratica per sgranchire le gambe o per rimediare uno stipendio o ancora peggio per fare mostra della propria immagine per raccattare tutto quello che è possibile per una vita più dignitosa.

I moduli devono essere provati e riprovati in tutti i ruoli che possono essere ricoperti, la fatica sorpassata e messa nel dimenticatoio con i turni necessari a smaltirla e via discorrendo.

Non vogliamo inventarci niente, ma un buon medico è quello che ha studiato tutte le nozioni che la scienza gli ha messo davanti, che non è mai mancato a una lezione, che non si è mai avvilito nel chiedere un supplemento di spiegazione, ecc. ecc.

La partita di ieri è sembrata diversa e fa sperare anche se i sintomi che hanno portato al magro bottino ci sono ancora tutti, anche se la squadra non è ancora presente in campo qualunque sia la formazione. Soltanto la prossima partita col Padova potrà dirci se il risultato col Grosseto è da considerarsi positivo o una situazione di ristagno.

Comunque vada non è possibile assistere già dalle prime partite ad una agonia che si annuncia lenta ed irreversibile se non sarà trovata la cura giusta per dare una sveglia agli attuali arruolati che invece dimostrano proprio di non volerne sapere.

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