Nella prova a staffetta si impone la squadra dei paralimpici Quando Giulio Travaglio nel 1970 conquistava per la quinta volta la vittoria alla Capri-Napoli, Mattia Ferru non era nato. Sarebbe venuto alla luce venti anni dopo, nel 1990. E dopo 44 anni il giovane sardo torna a fare parlare italiano la manifestazione di nuoto di fondo più popolare al mondo. Ferru si è infatti imposto nella Capri-Napoli non competitiva che ha portato cinquanta iscritti tra nuotatori al via nel “Solo”, nel Double e nella prova a staffetta dall’isola di Tiberio alla terra ferma, nella zona del circolo Canottieri Napoli. Ferru è stato più veloce delle staffette, ovvero di squadre che potevano contare su cambi regolari. Alla fine il giovane atleta sardo ha tagliato il traguardo in 7 ore e 33 minuti. Una prova maiuscola frutto di una preparazione studiata nei minimi dettagli: “Ho programmato questa partecipazione per diversi mesi – afferma – per arrivare allenato a questa prova, che per me rappresenta molto. Resta il solo rammarico di non aver centrato il record nella prova non competitiva, che è di 7.01”. Ora c’è chi spinge Ferru a partecipare anche alla gara ufficiale di Coppa del Mondo prevista per domenica 7 settembre. “Se mi invitassero – dice – ne sarei lusingato. Per ora però penso a un periodo di meritato riposo”. Mattia Ferru, oltre ai rivali nel Solo, ha preceduto anche tutte le squadre composte da più nuotatori: dopo di lui sono giunti Ciro Cerqua e Daniela Calvino, unica coppia in gara nel Double. Per i due, coppia nello sport e nella vita (sono marito e moglie) un tempo di 7.47. “Per noi la partecipazione alla Capri-Napoli – dice Cerqua – è il tributo a un amore per il nuoto di fondo che è stato anche lo sport che ci ha portato prima a conoscerci e poi ad innamorarci”. “Di solito – afferma Calvino – si dice che i genitori fanno i sacrifici per i figli piccoli. Nel nostro caso i nostri ragazzi, di 8 e 7 anni, sono costretti a sacrificarsi per la passione dei genitori, che per fortuna sta diventando anche la loro passione”. Con il tempo di 7.51 è giunta la staffetta paralimpica composta da Gianluca Cacciamano del Santa Lucia Roma, Enrico Giacomin dell’Aspea Padova, Roberto Pasquini (Santa Lucia Roma), Antonio Boccia e Vittorio Abete dell’Asd nuotatori campani. Per loro il primo posto nella gara a staffette: “Siamo contenti della bella esperienza – sostiene per tutti Giacomin – e del fatto che siamo riusciti a fare assieme la Capri-Napoli, una prova per noi non semplice visto che di solito siamo abituati a nuotare in piscina”. Alla festa della Capri-Napoli partecipa anche Luciano Cotena, presidente del comitato organizzatore coordinato dalla società Eventualmente eventi & comunicazione: “Con cinquanta atleti al via e duecento persone accreditate, molte delle quali provenienti da fuori Campania e da sei nazioni straniere, abbiamo dato l’ennesima dimostrazione che lo sport può essere anche volano turistico. Molti dei nuotatori iscritti, insieme a familiari e staff tecnico, hanno infatti soggiornato a Napoli e Capri diversi giorni, approfittando della prova non competitiva per visitare le nostre tante bellezze”.
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