E’ una delle 20 città più importante del Mezzogiorno.
Ha una popolazione di circa 26.285 persone
Ha un porto di rilievo nazionale che supera le 100.000
tonnellate di merce in transito e può ospitare fino a 100 navi.
Sul territorio sono presenti Industrie come:
· Regia Corderia militare;
· l’Impresa Italiana di Costruzioni Metalliche, già Finet e Charles per la
costruzione di ponti metallici;
· Angelo Bonifacio costruttore navale;
· Biscottifici Cimmino e Landolfi;
· I Cantieri navali;
· Ha il Teatro Francesco I
· Fabbriche di cuoi per scarpe;
· Manifatture di telerie; di stoffe di seta e
di cotone.
· Pastifici.
Nel
1873 molte imprese partecipano all’Esposizioni Internazionali di Vienna
riscuotendo riconoscimenti e premi.
E’
capoluogo di Circondario dal 1808 con giurisdizione su altri 18 comuni, da
Massalubrense a Torre del Greco, Capri compresa, fino al 1926.
Dal
1809 è sede di Pretura denominata Casa dei Sindaci di pace.
Nel
1842 è presente una stazione ferroviaria.
Oltre
alla Reggia di Quisisana.
Ospita
Vice consolati, europei e d’oltreoceano,
alcuni
presenti dal 1865,
altri
fin dai primi decenni dell’Ottocento,
quali
Danimarca, Norvegia, Svezia, Austria, Francia, Spagna, Portogallo, Gran
Bretagna, Grecia, Russia, Turchia, Stati Uniti e Paraguay.
E’
meta di soggiorno di personaggi importanti, di fama nazionale e internazionale
– poeti, scrittori, uomini politici, ministrano - e, più complessivamente, un
turismo d’elite che trova in questa città di mare – ma cui non manca l’aria
(...) pura e profumata delle seducenti colline... e del massiccio del Faito o
Auro, com’era anticamente chiamato - cultura, tranquillità, e benessere.
Da non
dimenticare le numerose sorgenti di acque minerali.
Le
scuole sul territorio garantiscono l’istruzione elementare a circa 1000
ragazzi.
E’
presente una biblioteca tra le più antiche, inaugurata il 4 giugno 1871
utilizzando un’aula dell’ex Seminario
un
asilo infantile dal 1862 per trecento posti
Si
pubblicano diversi giornali locali. Tra i primi, risalente al 1860, è
sicuramente La luce del Popolo, giornale filogaribaldino diretto da Agatino
Previtera e nato proprio sul finire di quell’estate sull’onda del trionfale
ingresso a Napoli, il 7 settembre, dell’Eroe dei due mondi.
Il bisettimanale
Stabia, Gazzetta dei comuni del Circondario, pubblicato due volte a settimana,
ogni giovedì e domenica, in quattro grandi pagine, come tutti i giornali,
importanti e non, editi in quella fase in qualche modo ancora pionieristica
della carta stampata.
Il giornale
Stabia era stato fondato nel 1877 e diretto fino all’ultimo dall’avvocato
Federico Ciampitti, un uomo soprattutto buono, di un’onestà che l’ ha portato
mendico fino alla tomba.
Altro
periodico dalla vita non breve e sicuramente letto era il settimanale, L’Amico
del Popolo, la cui amministrazione si trovava al n° 16 di Via Nocera e
successivamente al Corso Vittorio Emanuele 81, ed era diretto da un
giovanissimo ex seguace di Mazzini, Francesco Girace.
Il
giornale usciva ogni domenica dal 1882 – quando l’intraprendente direttore
aveva soltanto 22 anni.
Nell’aprile
1889 usciva il settimanale, La Riscossa, giornale politico amministrativo,
diretto da Arturo Bergamo, genovese d’origini siciliane e da poco trapiantato a
Napoli, subito definito dal Girace un socialista rivoluzionario.
E’ del
1893, invece, il quindicinale Alessandro Manzoni, periodico giovanile
scientifico letterario, diretto dal parroco Elia Rotondo.
Gil
Blas, periodico diretto da tale Marchini edito nell’estate del 1897 ma di cui,
allo stato, non sappiamo altro. Probabilmente l’ambizioso intento era di
seguire la falsa riga del più importante Gil Blas, pubblicato a Parigi fin dal
1887 e dove si cimentavano con i loro scritti i più autorevoli scrittori e
poeti d’oltralpe. Anche a Napoli ci fu nel 1889 una rivista dalla stessa
denominazione.
Le
notizie sono state attinte da Camera del
Lavoro del dott. Raffaele Scala comparso
sul Libero Ricercatore.
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