Martedì, 12 Luglio 2016 16:13
Castellammare, lettera aperta degli ex operai AVIS meno fortunati news
Riceviamo e pubblichiamo
Comitato ex lavoratori AVIS
Gli ex operai AVIS “quelli meno fortunati” offrono tutta la propria solidarietà nei confronti dei colleghi “più “fortunati”.
Cari colleghi, da quando mamma AVIS nel 2007 ha chiuso per sempre i propri cancelli, per tutti noi sono stati veramente tempi difficili, lo sono ancora tutt’oggi. ci siamo ritrovati a conoscere da vicino il disagio di non poter sopperire alle spese che una famiglia comporta. affitti di casa, scarpe nuove, rette scolastiche, ma che le elenchiamo a fare, sappiamo tutti noi cosa si passa per tirare avanti a dover far fronte a mille richieste a mettere la testa sul cuscino ogni sera sentendosi uomini senza dignità.
Negli anni ci siamo ritrovati migliaia di volte sotto a quel maledetto palazzo Farnese, la sede del comune, abbiamo sfidato tutte le intemperie, abbiamo conosciuto sindaci sceriffi e sindaci di gomma assessori e consiglieri comunali che si pulivano la coscienza avvicinandosi a noi e poggiandoci la propria mano sulle spalle.
Sono passati nove anni e di rimpianti ce ne sono tanti. vi ricordate quando ci ritrovavamo nella sala mensa a ridere e scherzare tutti insieme? Eravamo amici, tutti amici! Facevamo il nostro lavoro la mattina ed eravamo sicuri che a fine mese ci arrivava la busta paga. Organizzavamo con i nostri figli e le nostre mogli mille cose, progettavamo acquisti: bici nuove, uscite in pizzeria… ma che senso ha adesso rivangare tutto? Non si piange sul latte versato, però fa ancora male quel ricordo di quella bottiglia di spumante stappata per festeggiare la chiusura dello stabilimento, di nostra “mamma” AVIS.
Probabilmente se invece di festeggiare avessimo incrociato le braccia ed iniziato una vera lotta serrata contro la chiusura e contro i nostri licenziamenti, forse le cose oggi sarebbero diverse… ed invece no…
Mai una protesta contro chi ci ha buttato in mezzo alla strada. Ed i sindacati, belli quelli, all’ora dov’erano?
Per qualcuno di noi “più fortunato” l’estate scorsa si è aperta una speranza, SOLO PER DODICI su un totale di TRENTACINQUE disoccupati dell’ex AVIS, ebbero l’opportunità di un contratto con l’allora Ego eco, società che gestiva il ciclo dei rifiuti, ci diceste che siccome era una ditta privata poteva assumere chi voleva quindi ogn’uno si doveva arrangiare come poteva, festeggiavate, eravate certi che finalmente la vostra odissea era finita. Purtroppo qualcosa andò storto, quest’anno la storia si ripete, voi dodici occupate il comune perché chiedete un contratto con la nuova società, pretendete di essere assunti ma la Buttol non è una società privata, non può assumere chi vuole questa volta?
Vi fate chiamare i lavoratori dell’AVIS, ma purtroppo l’AVIS non aveva solo dodici dipendenti, ne aveva molti di più. State chiedendo interventi a chiunque tra un pò anche al presidente della Repubblica, pur sapendo che difficilmente potrete andare a svolgere quel ruolo vista la vertenza aperta che avete, che basterebbe anche un solo giorno di lavoro per voi, poi ci dovrà essere l’assunzione a tempo indeterminato. Peccato potevamo andare noi, gli altri ex AVIS che a differenza vostra non abbiamo alcuna vertenza aperta ma invece così come l’anno scorso avete preferito pensare a voi piuttosto che a tutti gli operai disoccupati dell’ex AVIS.
Comitato ex lavoratori AVIS
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