Pedro sepolto a Castellammare. Ass. Di Maio: “Mai perdere di vista il senso della pietà”
Aspettava il permesso di soggiorno dovuto al suo status di richiedente asilo politico allorché sfuggito dai massacri della Nigeria. Un viaggio della speranza il cui approdo nelle acque della Sicilia lo aveva portato sino a Terzigno ospite della struttura Villa Angela. Pedro era solito recarsi a Castellammare per farsi il bagno nelle acque dell’ex Calcina dove però ha trovato inspiegabilmente la morte. Si è parlato di malore, di malnutrizione dovuto al suo prolungato stato di stress, rimane solo la certezza di una vita spezzata la cui durata è stata troppo breve.
Oggi i funerali con la tumulazione a Castellammare di Stabia nel nuovo Cimitero. Più di cento nigeriani presenti a testimoniare l’affetto di cui Pedro era circondato, e l’amministrazione che ha voluto essere protagonista di un gesto che va al di la degli steccati religiosi, economici, di facciata, facendosi promotore in primis del triste ministero di sepoltura.
Nelle parole dell’assessore Carla Di Maio (presente anche l’ass. Giulia D’Auria) c’è tutto il senso della partecipativa commozione affinché questa vita spezzata possa dare un senso alle generazioni future.
“Castellammare è un paese che versa in difficoltà enormi ma è proprio in questi momenti che non bisogna perdere di vista il senso di pietas nei confronti dei più deboli della società” dichiara l’ass. Di Maio.
Poi continua : “ Pedro, prima ancora di essere un migrante in attesa di asilo politico era un ragazzo giovane che non è riuscito a sfuggire ad un destino atroce che lo ha visto morire nelle acque di Castellammare.” conclude la dott.ssa Di Maio.
Al termine, prima della tumulazione avvenuta vicino alla chiesetta del Nuovo Cimitero, i ragazzi nigeriani hanno voluto fare un rituale della propria terra, al fine di accompagnare Pedro nel il viaggio verso la nuova vita.
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