Mercoledì, 24 Agosto 2016 09:07
Castellammare, la storia di Giovanni e i "tre spicchi" del Gambero Rosso news
Castellammare di Stabia anni Settanta: Giovanni Santarpia aveva solo sette anni quando, accompagnando il padre alla pizzeria sotto casa, ha iniziato a capire cosa volesse fare da grande!
Curiosità, voglia di “mettere le mani in pasta”, necessità economiche e determinazione sono stati gli ingredienti che gli hanno permesso di trasformare il suo sogno in realtà.
A 14 anni indossò il primo grembiule bianco, lavorando come ragazzo di bottega nella rosticceria del quartiere, imparando a realizzare alcune tra le specialità campane: calzoni fritti, crocchè e pizza fritta. La Signora pizza, la regina delle tavole, arriva a conoscerla solo dopo anni di esperienza, sotto la guida di un maestro d’eccellenza: zio Spedito, il mago della pizza napoletana, con 87 anni all’anagrafe ed un trentennio di esperienza sul campo.
Da lui impara il segreto del vero impasto, quello fatto di ingredienti poveri e semplici: acqua, buona farina, sale, lievito e la caratteristica della lunga lievitazione.
Ma Giovanni, rispetto a zio Spedito, ha grinta da vendere, voglia di mettersi in gioco e di emigrare. Dal 1991 si allontana da Castellammare (seppur solo fisicamente) portando la sua pizza in quasi tutta Italia: dalla Calabria all’Abbruzzo, dall’Emilia alla Toscana, dove ha deciso – almeno per il momento – di metter radici!
Nel corso della sua crescita professionale le ha provate tutte per raggiungere la perfezione dell’impasto: dallo strutto alle uova, dall’olio abbondante al latte. Nulla ha funzionato e Giovanni si è convinto che il segreto sta principalmente nella preparazione. Così nel 1998 decide di ritornare al “vecchio impasto” quello che aveva imparato da zio Spedito...
Nel 2006 apre, con Luigi, il suo primo locale, nel cuore del Chianti, pur senza smettere di migliorarsi anche grazie alle preziose chiacchierate con i clienti, che sono e rimangono i suoi più autorevoli giudici.
Supera comunque tutte le prove, facendo conoscere e apprezzare la pizza campana in tutta la Toscana. La sua passione, la ricerca e la cura del dettaglio e nella scelta dei prodotti, gli fanno valere nel 2013 / 2014 "due spicchi" del Gambero Rosso e "tre spicchi" per l'anno successivo 2014 / 2015.
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