Giuseppe Porpora |
Nasce a Castellammare di Stabia (Napoli) nel 1926 .
Docente di contabilità dello Stato
all'università di Napoli e di Scienza dell'amministrazione e di Economia e finanza
pubblica. Entra nell'amministrazione civile dell'Interno nel 1948. Presta
servizio nelle prefetture di Caserta, Salerno e Napoli.
E' nominato prefetto nel 1974 e ricopre gli
incarichi in sede a Cagliari nel 1977 e a Roma nel 1979.
Il 1 maggio 1984 è nominato Capo della Polizia
dal ministro dell'Interno Oscar Luigi Scalfaro.
Incarna per la prima volta la figura del
poliziotto-manager. Le parole chiave del suo operato sono professionalità e
organizzazione. Pianificazione e organizzazione i principi ispiratori. Guida il
profondo cambiamento della figura dei funzionari investendo nella formazione.
Attua il coordinamento delle Forze di Polizia includendo anche la Forestale e
la Penitenziaria.
Durante il suo incarico promuove
l'internazionalizzazione della lotta al crimine e deve fronteggiare alcuni
eventi drammatici che colpiscono l'Italia. La strage del treno 904
Napoli-Milano nella galleria dove dodici anni prima era esplosa una bomba a
bordo dell'Italicus, il sequestro dell'Achille Lauro e l'omicidio del professor
Tarantelli da parte delle Brigate rosse. Ma anche l'assalto della mafia alle
Istituzioni con l'assassinio del commissario Giuseppe Montana e in seguito del
vice capo della squadra mobile di Palermo Ninni Cassarà e di Roberto Antiochia,
un agente della sua scorta.
Il frutto della cooperazione internazionale
porta all'arresto di Pietro Vernengo, il principale organizzatore del traffico
di stupefacenti fra l'Italia e gli Stati Uniti.
Conclude il suo incarico il 1 febbraio 1987.
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