Castellammare
- Blitz all'acqua della Madonna contro l'abusivismo commerciale
Dalle immagini allegate all’articolo tutto l’abusivismo dichiarato nel
titolo proprio non si vede fino a risultare esagerata la messa in campo di un
centinaio di uomini di forze diverse con l’obiettivo di riportare la legalità
tra le attività commerciali di via Bonito e via Duilio. Nel mirino chalet,
chioschi, venditori ambulanti di spighe
e frutta ma ristoranti e bar ed altre attività commerciali della zona.
Per acchiappare un pugno di mosche si è messo in campo un esercito che le
10 fotografie allegate al servizio non danno a vedere, mentre invece mostrano
una coppia che sia avvia verso la
banchina del porto, un poliziotto appoggiato all’automezzo di servizio che,
assorto nei propri pensieri, armeggia con un telefonino, nella successiva altri
cinque che parlottano tranquilli fra di loro all’altezza del ristorante che da
secoli è presente in zona, nella quarta un vigile o un agente che forse eleva
una contravvenzione, nella quinta le poche macchine in divieto di sosta, nella
sesta due strutture di copertura che non possono essere state impiantate durante
le notte all’insaputa delle autorità cosi dette competenti, nella settima una
pacifica riunione a Fontana grande, nell’ottava finalmente un chiosco che non è
nato come un fungo, ma esiste anch’esso da tempo , nella nona un automezzo della
guardia di finanza senza personale intorno e nella successiva un tratto del
molo portuale senza presenza di elementi abusivi che sarebbero di competenza
della capitaneria di porto.
La partita di giro manca. Mancano i risultati e dal conteggio degli
intervenuti una novantina circa di uomini che non si vedono da nessuna parte.
Nel quadro attuale non sono i due o tre ambulanti di spighe che
eventualmente sono stati perseguiti in attesa di accertare tutte le
contravvenzioni che hanno commesse e non saranno le quattro multe elevate sul
pontile ad eliminare la delinquenza a Castellammare dove si sprecano invece
soldi pubblici lamentando il giorno appresso che lo stato non passa quelli per
comprare la benzina e i pezzi di ricambio per le macchine in avaria.
Le multe effettuate non hanno ripianato il debito pubblico, ma hanno dimostrato
ancora una volta che l’amministrazione pubblica è in mano a capetti che voglio
dimostrare che loro comando e gli altri devono stare sull’attenti, la loro
disattenzione agli avvenimenti giornalieri, il loro mancato coraggio nel
metterci la faccia quando si utilizzano cento uomini per fare un’attività di
orinaria amministrazione che si può svolgere con due uomini e non altro.
Un’amministrazione pubblica deve essere invece al servizio della
cittadinanza e regolamentare quello che non è stato regolamentato, quello che
invece fu fatto negli anni trenta del passato secolo con i regolamenti comunali
e guidare quelli che non sanno muoversi nella risoluzione dei loro problemi “portandoli
per mano” come facevano i nostri genitori quando da bambini provavamo a tenere
la penna im mano e non riuscivamo a farlo.
Al giornalista dico soltanto di non esagerare e scrivere la verità dei
fatti che vanno fotografati ed eventualmente commentati se si ritiene di avere
le capacità per farlo.
Vedere
servizio su StabiaChannel.it a firma
di Roberto
D'Auria del 11/07/2013
|
Nessun commento:
Posta un commento