Gioacchino Ruocco
...mi sento ancora uno stabiese e non sono un camorrista.
saranno tristemente infelici per il tipo di affermazione nel quale devono vivere, per le scelte che altri hanno fatto anche per loro di condanna e di perdita della propria dignità.
Rivendico la mia cittadinanza a fianco di quelli di cui dò testimonianza, di quelli che lottano onestamente per sopravvivere per dare un avvenire migliore ai propri figli e ai propri concittadini.
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