Era il 31/12/2011 quando il BLOG ”Gente di Stabia” presa vita
nel separarlo da “SALA SI ATTESA” per motivi di gestione e di onestà
intellettuale, se un blog deve averne necessariamente per esistere nel proporsi
come spazio libero capace di ospitare le idee del suo ideatore e di quelli che
lo criticheranno.
Era mio desiderio
creare una memoria non ripetitiva delle esperienze altrui, ma disponibile per
esercitare la mia nel tempo e nello spazio che avevo già vissuta e di quella in
avvenire facendo tesoro del mio entusiasmo e del mio senso critico del vivere
da stabiese anche lontano dal territorio di nascita.
Il BLOG GENTE di STABIA è sotto gli occhi di tutti, frutto
di una cura a senso unico, ma non assente di senso critico più costruttivo,
come sono nel mio spirito e mai demolitivo.
In otto anni ha totalizzato
186500 visite con un discreto numero di follower
con interessamenti alla cultura, la politica,
al paesaggio, alla storia di oggi e di ieri annotando e leggendo criticamente
gli avvenimenti che hanno luogo sul territorio e su quelli circostanti con qualche
pretesa o senza nessuna pretesa di esistere e di essere una voce del panorama
civile.
I miei anni trascorsivi come
cittadino effettivo hanno avuto una storia breve, quasi anonima o con una presa di coscienza che cominciava ad esistere. Rileggendoli
mi accorgo di aver fatto in tempo a non farmi risucchiare ne dai cattivi e ne
dai buoni.
Continuo ancora a vivere lontano, ma non vorrei rassomigliare a
nessuno di quelli che con interesse o senza interesse si assolve per non avere
fatto o si condanna per lo stesso motivo.
I contatti che conservo sono deboli perché
non assidui, ma non posso ergermi per questo a giudice di quelli che mi acclamano
quando rientro nei loro interessi o mi condannano quando non ne sono al centro.
Le mia è una lettura a distanza
di quello che succede nel bene e nel male nella città da cui non riesco a
distaccarmi o dimenticare.
Abito in una cittadina o quartiere di Roma che non
ha niente di quello che ha Castellammare.
l mare confina con l’orizzonte e l’orizzonte
con il mare appresso senza emozioni, senza entusiasmi, senza candore e forse
senza quell’amore che porto a quello davanti al lungomare di Castellammare.
Un saluto a tutti quelli che
continueranno a leggermi e mi onoreranno della loro stima.
Gioacchino Ruocco 17 dic. 2019 Ostia Lido
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