sabato 30 marzo 2013

JUVE STABIA - Modena : 1/0


La salvezza è ha un passo se la compagine ribadirà nel prossimo incontro il risultato conseguito contro il Modena.

La squadra se non è malata è certamente da tenere a bada per il malessere che la pervade che la vittoria di oggi non consente ancora di mettere alle spalle.





La squadra, sempre arrembante, è solita perdersi in un bicchiere d’acqua abbastanza spesso, ma non per carattere ma per motivi che non è dato conoscere ma solamente intuire da chi come me avverte che i comportamenti dei giocatori in campo non sempre osservano le consegne dell’allenatore e agiscono di testa propria in ragione di interessi che non coincidono con quelli della squadra.

E’ sembrata in alcuni momenti come quelli di “facimme ammuina” dove quelli di sopra vanno sotto, quelli di sotto vanno a prua, quelli di poppa va al diavolo e così via senza fa r niente di utile.

Le sconfitte ci possono stare tutte, ma andare a giocare e perdere facendo ognuno la propria partita non è possibile.

Detto questo i tifosi aspettano ancora qualche risultato esaltante e su otto partite ce ne potrebbero stare almeno tre e due pareggi che farebbero 11 punti e la salvezza sicura.

Non ho altro da scrivere. Il malato deve salvarsi con la cura che ha sempre avuto senza però far finta di prendere le medicine che non vengono assunte.
Chi vuole partire per altre squadre deve impegnarsi che vuol dire giocare assieme al resto della squadra.

TABELLINO

JUVE STABIA (3-4-3): Nocchi; Martinelli, Figliomeni, Scognamiglio; Baldanzeddu, Mezavilla (14' s.t. Jidayi), Caserta, Dicuonzo; Acosty, Cellini (44' s.t. Improta), Zito (34' s.t. Verdi). All. Braglia.

MODENA (4-3-3): Colombi; Gozzi, Zoboli, Andelkovic, Perna; Moretti (41' s.t. Nardini), Osuji, Signori; Surraco (4' s.t. Mazzarani), Ardemagni, Lazarevic (25' s.t. Stanco). All. Novellino.

ARBITRO: Massimiliano Velotto di Grosseto

ASSISTENTI: Simone Di Francesco di Teramo - Alessandro Marinelli di Jesi
IV UOMO: Ivano Pezzuto di Lecce

MARCATORI: 2' s.t. Caserta

AMMONITI: Baldanzeddu (JS); Perna, Osuji, Andelkovic (M)

CORNER: 7 - 6

NOTE: 0' rec. p.t.; 5' rec. s.t. - 1962 spettatori per un incasso complessivo di € 26.913,00 - le due squadre hanno osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Paolo Ponzo, ex Modena, deceduto nei giorni scorsi durante una corsa podistica

Reggina - Juve Stabia : 2 - 1



Stadio Granillo
Deludente il risultato, deludente la partita. Sarà stata colpa dell'arbitraggio, ma la squadra proviene da un filotto di risultati negativi che hanno aiutato gli altri a risorgere perdendo la propria tranquillità.


Ribaltando i commenti favorevoli alla Regina, ancora una volta la Juve Stabia si è fatta rimontare permettendo alla squadra avversaria di conseguire un risultato che la dà un po’ più di respiro.

Lasciamo da parte le rimostranze della dirigenza che reclama un arbitraggio più equilibrato e più avveduto e torniamo alla squadra che se non è ammalata si mostra estranea al proprio destino finale.

Altri commenti: nessuno.


REGGINA          2              JUVE STABIA     1
RETI: 12’ Mezavilla (J), 38’ Di Michele (R), 63’ Comi (R).
REGGINA (3-4-1-2): Baiocco; Adejo, Ely, Bergamelli; Antonazzo, Hetemaj, Barillà, Rizzato; Colucci (66’ Armellino); Di Michele (88' Di Bari), Comi (79' Gerardi). A disp. Facchin, D’Alessandro, Bombagi, Sarno. All. Pillon.
JUVE STABIA (4-3-3): Nocchi; Baldanzeddu, Scognamiglio, Martinelli, Dicuonzo; Mezavilla (45’ Jidayi), Doninelli; Acosty, Improta (45’ Agyei), Zito (66’ Cellini); Verdi. A disp. Seculin, Suciu, Ogolong, Favetta. All. Braglia.
ARBITRO: Giancola di Vasto.
AMMONITI: Hetemaj (R), Verdi (J), Colucci (R), Zito (J), Di Michele (R), Dicuonzo (J).
NOTE: corner 3-7; recupero 0’-4'; spettatori paganti 482, abbonati 2890, totali 3372; incasso biglietti 6595 euro, abbonati 11421.50, totale 18016.50.



martedì 19 marzo 2013

Juve Stabia - ASCOLI : 1 / 1



Ennesimo risultato deludente. Ennesima rimonta. Ennesima perdita di tempo col rischio di finire ai play aut viste le rimonte degli inseguitori e la forza che stanno mettendo in ogni partita.

E' inevitabile perdere un incontro o tutti gli incontri, ma è indecente rassegnarsi ad un gioco che deve mantenere la squadra a galla a centro classifica per completare la seconda annata in serie B.

Negli anni passati quando non si avevano i soldi per accedere alla serie maggiore era questo il gioco che si faceva infiammando i tifosi  all'inizio del campionato, perdendo inevitabilmente con le più forti che è già una giustificazione addirittura gratificante e tenere il risultato su valori accettabili sperando nel divenire di un miracoloso equilibrio che qualcuno san ben orchestrare.

Al di là dei risultati sprecati per insipienza, ci sono quelli che non si sono voluti raggiungere per non trovarsi davanti alla sorpresa dei Play off, dove si poteva benissimo arrivare e dove è più facile uscirne fuori a testa alta.

Qualcuno ha fatto il conto delle volte che la squadra si è fatta raggiungere pareggiando il risultato senza però analizzare il fenomeno, nessuno ancora ha analizzato le sconfitte.

La squadra non è di quelle che può vincere il campionato, ma ha certamente la continuità nella discontinuità dando l'idea che ha trovato una sua condizione nell'amministrarsi per restare a galla, per non disilludere gli affezionati supporter che sopportano il fenomeno non sempre piacevolmente.

E' una squadra che pur avendo dei buoni elementi riesce a vivere la commedia dell'assurdo con dignità senza suscitare sospetti se non nel sottoscritto.

Nella squadra c'è sicuramente del malessere dovuto forse ai troppi giocatori avuti in prestito che non si sentono ne pesci ne carne.

Gli acquisti sono serviti per far cassa, nient'altro. Speriamo in un colpo di testa di qualcuno che non se la sente più di soggiornare a Castellammare e vuole  fare il passo verso un futuro più sicuro.


 Juve Stabia (4-3-3): 1.Nocchi; 25.Baldanzeddu, 23.Figliomeni, 28.Murolo, 19.Dicuonzo; 10.Caserta, 5.Doninelli, 4.Agyei (14'st 8.Mezavilla); 27.Acosty, 11.Mbakogu (23'st 20.Cellini), 7.Verdi (24'st 16.Improta). A disposizione: 22.Seculin, 2.Martinelli, 17.Suciu, 21.Jidayi. All. Piero Braglia


Ascoli (5-3-2): 22.Maurantonio; 2.Scalise, 5.Prestia, 13.Ricci, 26.Peccarisi, 21.Pasqualini; 4.Fossati (1'st 7.Russo), 18.Loviso, 8.Di Donato; 9.Soncin (30'st 30.Feczesin), 10.Zaza. A disposizione: 12.De Bellis, 6.Faisca, 14.Legittimo, 20.Conocchioli, 23.Capece. All. Massimo Silva

Arbitro: Fabrizio Pasqua di Tivoli

Assistenti: Salvatore Longo di Paola e Damiano Di Iorio di Verbania

IV Ufficiale: Pietro Dei Giudici di Latina

O.A.: Francesco Capraro di Cassino

Ammoniti: Zaza, Loviso (ASC); Murolo, Mbakogu (JS)

Angoli: 9 - 2

Marcatori: 44'st Murolo (JS): 46'st Zaza (ASC)

Recupero: 2' (pt); 3' (st)

Note: Giornata soleggiata, clima freddo. Terreno di gioco in buone condizioni

Totale spettatori 1968 di cui 563 paganti per un incasso al botteghino di 7356,00 Euro ai quali va aggiunta la quota abbonati pari a 1405 per un incasso di 15989,00 Euro. Incasso complessivo del match 23345,00 Euro.

martedì 12 marzo 2013

BARI - JUVE STABIA: 2 / 0


Stadio San Nicola - Bari



Ho voluto prima digerire la sconfitta e poi scriverne. A bari ci si è messa anche la sfortuna oltre che una squadra che al di là del suo carattere arrembante, che vuole fare il risultato, di mostra di avere non soltanto brutte giornate, ma la malattia, non tanto rara, di quelle che galleggiano, come ho già scritto, per non arrivare ne nei play off e ne cadere nei play out col rischio però di non riuscire almeno nella seconda ipotesi.

Sicuramente ha il pregio di resuscitare i morti come ha fatto col Novara, col Modena e oggi col Bari.
A pensar male si fa in fretta, ma vedere la faccia costernata dell’allenatore che, pur credendo in alcuni di suoi giocatori come Seculin in porta al quale continua a dare fiducia nonostante le papere fin qui commesse e qualche altro davanti, non sa più che pesci prendere mentre il fondo della classifica si avvicina, non è un bello spettacolo.

C’è qualcosa nella società che non gira nel verso giusto o l’aria di Castellammare e dintorni sta diventando noiosa visto anche i risultati del Napoli che vuole vincere il campionato e fa di tutto per perderlo e finire il campionato al quarto o quinto posto.

Quando i risultati non ci sono e i soldi pure, bisogna fare di necessità virtù, ma a Castellammare non si promuove uno stabiese in prima squadra. Li regaliamo da tempo alle altre squadre e ci accontentiamo dei prestiti degli altri che a malincuore sbarcano all’acqua della Madonna senza capire il nostro carattere, le nostre aspirazioni, le nostre rivincite che sono sempre più disattese. 

Il risultato era nell'aria  fin dal primo tempo con i vari tentativi andati a vuoto. Se Braglia non ha saputo interpretare le capacità dei suoi uomini è necessario correre ai ripari. Per il Bari non era un obbligo perdere come nelle ultime partite, ma era necessario non sprecare un'occasione da ambo due le parti e non è stato un caso se il bari ci è riuscito.



TABELLINO
BARI Lamanna; Ristovski, Polenta, Dos Santos, Rossi; Bellomo, Defendi, Sciaudone; Iunco, Tallo, Ghezzal.
A disp: Pena, Altobello, Sabelli, Aprile, De Falco, Galano, Fedato. All. Torrente.
JUVE STABIA Seculin; Martinelli, Figliomeni, Scognamiglio, Dicuonzo; Baldanzeddu, Mezavilla, Agyei; Verdi, Bruno, Zito.
A disp: Nocchi, Improta, Suciu, Acosty, Murolo, Cellini, Mbakogu. All. Braglia.
Reti: 6' e 36'st Tallo





venerdì 8 marzo 2013

E' bello stà cu ll'ate























E’ bello sta cu ll’ate!
Si ognuno dà qualcosa
comme a na provvidenza
ca si nun staie senza
almeno te renfrisco.
Nun ‘e capisco a chille
ca stanno sulo a sentere
e ca te danno a ntennere
chi sa che sanno
e po’ nun sanno niente
quanno tu ‘e miette a prova.
Pecchè chi tene ‘a dicere
nun se fa maie pregà,
pecchè vo’ cuntà a ll’ate
tutt’a meraviglia
ca isso ha già pruvata
scrupenno certi ccose
ca manche immaginava.
So ccose peccerelle,
ma sfizziuselle tanto
ca pure na minuzia
po’ addeventà nu vanto.
Quann’ero cchiù guaglione
seguevo stu cunziglio
'e sta cu chi è meglio
e falle pure ‘e spese
pecchè se mpare sempe
jenne cu ll’ate.
Nun è ch’’e frate
penzeno sulo a lloro
ma che te ponne dicere
si so’ cchiù peccerille.
Na jucatella
ma ja sta sempe attiente
si no si ‘o cocco ‘e mamma.
Quanno papà ritorna
a sera d’’a fatica
le tocca sempe ‘e sentere
‘’o cunto ‘e Capuranno.
Papà, papà, Giacchino...
Ma quanno staie cu ll’ate
tu t’ammesura ‘o passo
e arapere 'a vocca
sicuro ‘e che vuo’ dicere
e saie che te tocca.
E’ bello sta cu ll’ate.
Pure na surriate
te sceta ‘o sanghe 'ncuollo.
Si ire muollo
te faie cchiù tuosto
e nun haie cchiù paura,
affrunte a pare e pare,
‘e miette spalle ‘o muro.
E juoco tutt’’e juoche
ca saie comme se fa
‘a vita è comme a n’arte
e si t’’a vuò ‘mabarà
fattella nzieme a ll’ate
accummincianno ambresse,
pazzianno, oi ni, pazzianno
quanno vuò pazzià.
Chille ca sanne ‘e regule
sanno comme se fà,
ca si le tuocche ‘o nase
primme te fanno ridere
e po’ ce stà ‘a pruvase
che è meglio nnu'  pruvà.

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido             08/03/2013

Inserita nella raccolta "Tipi.... "

giovedì 7 marzo 2013

Si bastasse…

Errico Gaeta - Marina di Pozzano 



Si bastasse na chiagnuta
pe turnà bbuono ‘e salute
chiagnesse tutt’’e juorne
pe mme e pure pe ll’ate.

Na lacreme te fa
cchiù gruosso ‘o core.
So’ amare,
ma doce comm’ammore.

Si pe sta bbuono
bastasse na jurnata a scialacore
me desse a pazza gioia
pe te vedè cuntenta,

cuieta, calma
Senze a nu penziero
pecchè quanno ne tiene
so’ sempe amare,

ca nun lasceno tranquille
comme ‘o mare ca sbatte
e nu staie maie cuieta.
Isso ‘o fa pe mestiere.

Fa n’onda appriessa a n’ata
e nun so dispiacere.
ma storie ‘e marenare
ca veneno a luntano,

rumanze
c’’o mare daie e daie
‘a tantu tiempe  conte
e nun s’’e scorde maie.

T’arricurdasse ‘e iere
comme a na gioia
ca quanno arriva
tiro nu suspiro

ca ‘o munno nun fernesce
primma ca na bella jurnata aesce,
c’hanno raccontato
tanta storie

e sule storie ca ce fanno male.
Ognuno po’ penzà chella ca vò
ma nun ce sta nisciuno
ca me po’ dicere na storia

ca nu stà ne ncielo ‘o nterra.
‘A guerra è guerrà
e si ‘a vonno fa
e pe ce guadagnà

sempe qualcosa,
ma ‘a panza è panza
e quanno s’e dignuta
nun chiede ll’atu ppane.

Si nun se fa dimane
e ll’ora pe mangià.
Nu piezz’’e pane
e na sfoglia ‘e cepolla

e attuorno a te se fa
ancora ‘a folla
pe mangià assieme
comme atant’anne fa.


Gioacchino Ruocco
Ostia Lido       07/03/2013

Inserita nella raccolta “Suspire ‘e miezojuorno”

ROMA - OSTIA LIDO "GET READY" sabato 16 marzo 2013



lunedì 4 marzo 2013

Juve Stabia – Pro Vercelli : 1 - 1







L’incontro in casa col Pro-Vercelli ci mostra con maggiore chiarezza lo stato di salute della squadra che sta diventando abulica e senza un progetto preciso per arrivare almeno alla salvezza.
Il pareggio porta a casa un altro punto, ma quelli da conquistare visto il gruppo nutrito e agguerrito di inseguitori, sono ancora parecchi ed indispensabili necessariamente per una permanenza tranquilla in serie B.

Non so cosa voglia dire che a perdere non è soltanto l’allenatore ma tutta la squadra. E’ la squadra che perde, è la nave che va affondo e i topi fanno sempre in tempo a scappare in altre squadre o a ritornare in quelle di provenienza.

E per creare un altro diversivo chiama in causa il mancato rientro di “Mbakogu ormai clinicamente guarito da oltre 10 giorni come testimoniano i referti medici.” “Ogni calciatore era medico di se stesso e per valutare le condizioni dopo un infortunio si facevano i gradoni. Jerry è guarito da 10 giorni come da referto medico del dott. Mariani a Roma. Ora farà una seconda ecografia di controllo e poi ci farebbe piacere sapere cosa vuole fare".

Anche lui dovrebbe dirci cosa vuole fare. Vivere alla giornata o cambiare strategia ? E in ultimo cambierà club ?



Padova – Juve Stabia: 1 - 0



Scusate il ritardo, stavo per dimenticare l’impegno che ho assunto con me stesso all’inizio della messa in rete di “Gentedistabia.blogspot.com” di commentare le partite della Juve Stabia, che è stata vicina di casa per tanti anni.

Le motivazione che hanno determinato il risultato sono diverse a secondo del pulpito dal quale arrivano.

Il particolarmente deluso Mister Braglia dice che la sconfitta è sicuramente dovuta ad alcune assenze come quella di Bruno che stava attraversando un buon periodo e che quando si è costretti ad arrangiarsi non è possibile arrivare alla quadratura del cerchio che resta l’assioma principe di chi non sa che cos’è neppure un cerchio e vuole per forza farlo diventare un quadrato.

Non si capisce che cosa possa interessarci delle forma dei padovani e delle possibilità che hanno per arrivare ai play off.

Sarebbe stato meglio dire che erano più forti e più determinati e basta. Rigirare la frittata rischiando di raccoglierla da terra non conviene. Quando non riesci a trattenere la bava non aprire la bocca che è meglio. In campo troppa imprecisione, troppa noncuranza e arrembaggi per fare quella confusione proverbiale senza che a poppa sappiano quello che succede sul resto della nave.



TABELLINO
PADOVA (4-3-3): Silvestri; Rispoli, Legati, Trevisan, Renzetti; De Feudis, Viviani, De Vitis (22' s.t. Dellafiore); Cutolo, Babacar (18' s.t. Vantaggiato), Farias (42' s.t. Jelenic). All. Colomba.
JUVE STABIA (4-3-3): Seculin; Baldanzeddu, Martinelli, Scognamiglio, Dicuonzo; Jidayi, Mezavilla, Suciu (17' s.t. Caserta); Acosty (15' s.t. Verdi), Cellini, Improta (14' s.t. Zito). All. Braglia.
ARBITRO: Michael Fabbri di Ravenna
ASSISTENTI: Marco Bolano di Livorno - Filippo Valeriani di Ravenna
IV UOMO: Renzo Candussio di Cervignano
MARCATORI: 7' s.t. Babacar
AMMONITI: Dicuonzo (JS); Farias (P)

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