domenica 30 giugno 2013

Luigi Ricceri: salesiano (stabiese acquisito)


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Luigi Ricceri
Luigi Ricceri (Mineo8 maggio 1901 – Castellammare di Stabia15 giugno 1989) è stato un sacerdote italiano.

Biografia

Luigi Ricceri fu il sesto successore di Don Giovanni Bosco, Rettor Maggiore dei Salesiani dal 1965 al 1977. Nacque da Giuseppe Ricceri e Agrippina Bertolone, nel 1901 a Mineo. Divenuto sacerdote nel 1925, insegnò lettere e musica. Dal 1935, ebbe, incarichi direttivi presso i Salesiani. Nel 1942 fu nominato Ispettore a Torino. Nel 1944 fu arrestato dalle S.S. tedesche e passò alcuni giorni in prigione. Successivamente da Torino passò a Novara poi a Milano a reggere l'ispettoria salesiana lombarda-emiliana. Nel 1953 fece parte del consiglio superiore della congregazione come consigliere per la stampa e per i cooperatori salesiani. Nel 1965 venne eletto Rettore Maggiore dei Salesiani.

Sotto il suo rettorato Don Ricceri trasferì a Roma la Direzione Generale della Società Salesiana, scindendola dalla "Casa Madre" di Valdocco ed inserendola maggiormente nel cuore geografico organizzativo e spirituale della Chiesa, riorganizzò l'Università salesiana, diede vigoroso impulso alla famiglia salesiana. Dal 1977 si ritirò. Morì a Castellammare di Stabia nel 1989.
A Don Ricceri è dedicata la Casa di Riposo di Mineo e una targa commemorativa si trova presso la sua casa natale.

Bibliografia[modifica]

  • Ricceri Don Luigi in Uomini illustri. Comune di Mineo. URL consultato in data 20 ottobre 2011.
  • Ricceri Don Luigi in Successori di Don Bosco. Salesiani di Don Bosco. URL consultato in data 20 ottobre 2011.
  • G. Gambuzza, Mineo nella storia, nell'arte e negli uomini illustri, Caltagirone, 1999.

Gente di Stabia - Libero D'Orsi

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Libero D'Orsi (Castellammare di Stabia, 30 marzo 1888  Castellammare di Stabia, 1977) è stato un archeologo italiano, noto per aver ripreso le attività di scavo presso Stabiae.

Biografia 

Laureato in Lettere, fu preside della scuola media Stabiae a Castellammare di Stabia. D'Orsi era appassionato di archeologia e di scrittura, passione che lo portò ad essere direttore di un piccolo giornale locale intitolato Vaco 'e pressa
Nel 1949 fu nominato Ispettore Onorario alle Antichità e Belle Arti e, a partire dal 16 febbraio 1950, intraprese la prima sistematica campagna di scavi archeologici dell'antica città romana di Stabiae, dopo quelle dei Borboni.
Grazie al suo interesse e al suo impegno vennero riportate alla luce due ville romane: i lavori di scavo durarono fino al 1962. Il comune di Castellammare di Stabia ha voluto onorare la sua memoria intitolandogli un viale.

Opere 

·                    Gli scavi di Stabiae, Monografie / Ministero per i beni culturali ed ambientali, Soprintendenza archeologica di Pompei, Edizioni Quasar, 1996.
·                    L'ora di Pan, Tipografia Cotticelli, Castellammare di Stabia, 1974.
·                    Alcuni passi oscuri dei Sepolcri, Tip. Fratelli Lega, Faenza, 1970.
·                    Il mio povero io: ricordi, Ed. L'Eroica, Milano, 1970.

·                    Storia della Letteratura italiana


Libero d'Orsi


Libero D'Orsi
Archeologo e scrittore, nacque a Castellammare di Stabia il 30 marzo del 1888 da Antonino e Concetta Vitale. Si laureò in Lettere presso l’Università di Napoli e in Filosofia presso l’Università di Padova.
Insegnò per molti anni in Puglia, Veneto e Romagna, dove ottenne l’incarico di preside; nel 1946 divenne preside della scuola media Stabiae dove rimase fino al 1958, ritornando così nella sua città natale.
Nel 1949 fu nominato ispettore onorario alle Antichità e Belle Arti e poi Conservatore Onorario del Museo Statale di Castellammare di Stabia. Fu Grande Ufficiale della Repubblica Italiana e fu insignito della Medaglia d’Oro al Merito della Repubblica per la Scuola, la Cultura e l’Arte.
Affascinato dall’Archeologia si dedicò, dal 1950, alla riscoperta dell'antica città di Stabiae, contribuendo alla diffusione della sua conoscenza in Italia e all’estero con libri e testi giornalistici.
Il testo di Michele Ruggiero Degli Scavi di Stabia dal MDCCXLIX al MDCCLXXXII, pubblicato nel 1881, dove venivano riportate le piante e i diari degli scavatori borbonici che avevano “saccheggiato” la zona nel corso del XVIII secolo, spinse d’Orsi a chiedere ed ottenere il permesso di sondare il territorio circostante il pianoro di Varano, nei pressi dell’antica grotta di San Biagio.
Il 9 gennaio 1950 Libero d’Orsi diede inizio agli scavi. In poco tempo riemersero tre ambienti di quella che sembrava una grande villa romana e scoprì l’affresco del mito di Arianna che in seguito avrebbe dato il nome alla villa.
Libero D' OrsiNello stesso anno si costituì il Comitato per gli Scavi di Stabia che aiutò il preside d’Orsi a sostenere molte spese. In poco tempo scoprì nelle vicinanze di Villa Arianna, altri resti antichi, individuando anche Villa San Marco. Successivamente, portò alla luce un altro edificio: una casa con banco vendita, a conferma che doveva esistere un ben definito impianto urbano. Tuttavia la struttura fu rinterrata e oggi non è visibile.
Tra il 1950 e il 1968 furono scavate dal d’Orsi circa 10 ville tutte posizionate lungo il pianoro di Varano.
I frammenti di affreschi e di stucchi recuperati all’interno delle ville venivano custoditi nella Grotta San Biagio. I reperti più importanti furono sistemati nella presidenza della scuola media  Stabiae.Libero D' Orsi
Successivamente individuò una grande necropoli dell’antica Stabiae ed oltre 300 sepolture del VII e IV secolo a. C. nella zona di S. Maria delle Grazie e altre tombe di età ellenistica nei pressi del Castello di Castellammare di Stabia, a Lettere e a Santa Maria la Carità.
Nel 1958 il preside d’Orsi andò in pensione e nel 1959 inaugurò l’Antiquarium Stabiano, nei locali sottostanti la scuola Media Stabiae in via Marco Mario, per custodire i reperti provenienti dagli scavi.
Si spense a Castellammare di Stabia il 18 gennaio 1977 a quasi novant’anni. A Libero d’Orsi è stata intitolata la strada antistante il Liceo Scientifico “Francesco Severi”.
BIBLIOGRAFIA
La riscoperta di Stabiae: l’avventura archeologica di Libero d’Orsi, Castellammare di Stabia, Eidos, 2000. 



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Federica Citarella: attrice (stabiese acquisita)


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Federica Citarella
Altezza
164 cm
Occhi
marroni
Capelli
castani
Federica Citarella (Vico Equense11 giugno 1987) è un'attrice italiana.

 

Federica Citarella è nata a Vico Equense ma è cresciuta a Castellammare di Stabia. Sin dal 1992 studia danza classica e poi danza moderna e recitazione. Nel 2006 consegue la maturità scientifica.

 

Biografia 

Nel 1999 debutta su Rai Uno, partecipando al primo episodio della miniserie tv Lui e lei 2, regia di Elisabetta Lodoli, con Vittoria Belvedere e Enrico Mutti[1]; l'anno seguente ritorna su Rai Uno con la miniserie in due puntate, Il rumore dei ricordi, in cui ha il ruolo di Carlotta, figlia della protagonista, interpretata daElena Sofia Ricci. Nelle due stagioni di Sei forte maestro (2000-2001) ha il ruolo di Sabrina, figlia del maestro, interpretato da Emilio Solfrizzi.
Nel 2001 debutta nel cinema con il film CQ, regia di Roman Coppola; l'anno successivo fa parte del cast della miniserie Casa famiglia 2.
Nel 2003 gira la miniserie tv in 4 puntate, La tassista, trasmessa nel 2004 da Rai Uno; successivamente entra con il ruolo di Raffa nel cast della sit-com diCanale 5Il mammo. Dal 2006 al 2008 interpreta il ruolo di Caterina nella serie tv Carabinieri.
Nel 2010 ha la sua seconda esperienza in teatro con lo spettacolo L'era digitale, recitando al Teatro Augusteo di Napoli con il trio napoletano I Ditelo voi.[2] Nello stesso anno gira la seconda stagione della miniserie di Canale 5, Fratelli Detective, per la regia di Rossella Izzo. Nel 2011 partecipa allo spettacolo teatrale L'oro di Napoli.

Vita privata [modifica]

Da settembre del 2007 ha una figlia di nome Marta.

Carriera [modifica]

Teatro [modifica]


·                    L'era digitale, regia di Gianluca Ansanelli (2010) - Teatro Augusteo di Napoli
·                    L'oro di Napoli, regia di Armando Pugliese (2011)

Cinema [modifica]

·                    CQ, regia di Roman Coppola (2001)
·                    Teresa Manganiello, sui passi dell'amore, regia di Pino Tordiglione (2012) [3]

Televisione [modifica]

·                    Lui e lei 2, regia di Elsabetta Lodoli e Luciano Manuzzi - II episodio (1999) - Ruolo di Sara
·                    Il rumore dei ricordi, regia di Paolo Poeti (2000)
·                    Sei forte maestro, regia di Ugo Fabrizio Giordani e Alberto Manni (2000)
·                    Sei forte maestro 2, regia di Ugo Fabrizio Giordani e Claudio Risi (2001)
·                    Casa famiglia 2, regia di Tiziana Aristarco e Riccardo Donna (2002)
·                    La tassista, regia di José María Sánchez (2003)
·                    Il mammo, regia di Maurizio Simonetti e Claudio Risi (2004)
·                    Rocco, regia di Nicolò Bongiorno (2004)
·                    Il mammo 2, regia di Maurizio Simonetti (2005)
·                    Carabinieri 5, regia di Sergio Martino (2006)
·                    Il mammo 3, regia di Maurizio Simonetti (2007)
·                    Carabinieri 6, regia di Sergio Martino (2007)
·                    Carabinieri 7, regia di Raffaele Mertes e Giandomenico Trillo (2008)
·                    Provaci ancora prof, regia di Rossella Izzo - Episodio: La terza vittima (2008)
·                    Fratelli Detective 2, regia di Rossella Izzo - Episodio: Troppi colpevoli (2011)
·                    Un passo dal cielo regia di Enrico Oldoini - Episodio: Un salto nel vuoto (2011)

Cortometraggi [modifica]

·                    I fiori del silenzio, scritto e diretto da Max Losito (2004)

Altre esperienze [modifica]

·                    Presentatrice del Capri Art Film Festival del 2010

giovedì 27 giugno 2013

Un posto di lavoro è più difficile...come sempre.

Anche ai miei tempi era difficile trovare un posto di lavoro.

Dopo il diploma passeggiai per il lungo mare giusto il tempo di spedire qualche lettera alle ditte più in voga del tempo che venivano bersagliate di missive con richieste di assunzione da tutte le parti d'Italia.

Mi chiamarono a fare il servizio militare e non mi sottrassi iscrivendomi all'Università per non pesare sulla famiglia senza portare un soldo a casa.

Qualcuno il posto lo trovò veramente nei Cantieri navali, qualcun altro presso i Cantieri metallurgici e qualcun altro facendo concorsi a rotta di collo presso tutti quegli enti che avevano fame di diplomati e di laureati da mandare nei posti più sperduti della nostra Italia.

Finito il militare trovai un posto da personale ispettivo tecnico presso un ente di diritto pubblico ma dovetti andare lontano da casa, a Torino invece della Milano che mi avevano proposto.

A Torino invece c'erano un'infinità di aziende che cercavano personale da impiegare anche senza specifiche competenze che sarebbero state trasmesse al personale con corsi di formazione.

Negli anni appresso scopri che molti compagni di scuola facendo affidamento sulla loro avvenenza fisica si era avvicinati al mondo del cinema trovandovi un discreto rifugio con ruoli di secondo piano o con incarichi i più diversi. Qualche altro aveva sfruttato la capacità acquista di suonare la chitarra per imbarcarsi su navi passeggere inserendosi in orchestrine un po' raccogliticce, altri come indossatori, e altri ancora conquistando il cuore di qualche ragazza col padre imprenditore.

Comunque ognuno si industriava nella direzione che più gli era congenita o che il suo estro gli suggeriva. Molti di questi lo ho rintracciati negli Stati Uniti e qualcuno al quale avevo ripetutamente passato il compito di macchine oggi vive un vita agiata in California e qualche altro in Florida nel mezzo della popolosa colonia di italiani un po' nostalgici e un po' spacconi.

Non so quanti di quelli che hanno conseguito il successo la raccontano giusta, ma sicuramente se non è tutto oro quello che luce vivono bene del frutto del loro lavoro.

Se dopo il diploma di scuola superiore non si ha nessuna intenzione di continuare negli studi universitari, quali strade bisognerà percorrere per trovare un lavoro?

Potrebbero esserci diverse opportunità, occorre avere le idee chiare e inseguire i propri sogni e le proprie attitudini.
C'è la crisi e la disoccupazione cresce in molti paesi, ma c'è chi cerca di darsi da fare, magari inventandosi un lavoro, improvvisando un mestiere che risulti anche remunerativo.

C'è chi ha fatto un elenco dei lavori più strani e meglio pagati nel mondo, e ci si può accorgere che l'arte di arrangiarsi non è più esclusiva del nostro Paese.

Alcuni sono così stravaganti da sembrare la trovata di qualche buontempone.

In realtà, specie di questi tempi, stanno prendendo piede mestieri "particolari" che garantiscono guadagni più che dignitosi.

Tra i lavori più strambi "La lettrice di rossetto", ovvero leggere il futuro di una donna dall'impronta che lasciano le sue labbra con il rossetto, guadagno tra $ 25 e $ 50 l'ora.

Per i meno socievoli invece sarebbe più adatto "Lo spaventapasseri umano", da $ 10 a $ 15 l'ora, oppure "La statua umana" da $ 25 a $ 200 l'ora.

Se invece vi piace fare acquisti c'è lo "Shopper anonimo", ovvero si fanno compere, ma in realtà si controlla la qualità del lavoro dei dipendenti e si riferisce al proprietario del negozio: $ 100 a settimana.

Per i tipi più originali la proposta è "farsi tatuare la pubblicità o il logo di una ditta sul corpo: da $ 100 a $ 5000.

Il problema sorge quando scade il contratto o se la ditta fallisce.




Ma fra i lavori "seri" qual'è il più quotato?

Sembra essere l' "Avvocato specializzato in brevetti", ovvero colui che segue le cause tra le aziende che si contendono le idee creative.

Stipendio: 170 mila dollari l'anno.

Sarà poco creativo, ma ne vale la pena!!!

In Italia esistono settori nei quali è più difficile trovare personale, come panettieri, sarti, gelatai.


Alti mestieri carenti di forza lavoro calzolai, idraulici, fabbri, falegnami, giardinieri, meccanici, badanti.


Lavori verdi: il 70% dei laureati nelle discipline forestali lavora entro 3 anni dal conseguimento della laurea.


Un premio alla voglia di mettersi in gioco e soprattutto alla fantasia.

Comunque non abboccate all'amo di quelli che vi prometto guadagni allettanti. Sono soltanto e solo fregature.

mercoledì 26 giugno 2013

CASTELLAMMARE DI STABIA IN Numeri e in BREVE




CASTELLAMMARE DI STABIA nel 1878

E’ una delle 20 città più importante del Mezzogiorno.

Ha una popolazione di circa 26.285  persone

Ha un porto di rilievo nazionale che supera le 100.000 tonnellate di merce in transito e può ospitare fino a 100 navi.

Attività industriali
Sul territorio sono presenti Industrie come:

·                      Regia Corderia militare;
·                      l’Impresa Italiana di Costruzioni Metalliche, già Finet e Charles per la costruzione di ponti metallici;
·                      Angelo Bonifacio costruttore navale;
·                      Biscottifici Cimmino e Landolfi;
·                      I Cantieri navali;
·                      Fabbriche di cuoi per scarpe;
·                      Manifatture di telerie; di stoffe di seta e di cotone.
·                      Pastifici.
Da non dimenticare le numerose sorgenti di acque minerali.

Esposizioni Internazionali
Nel 1873 molte imprese partecipano  all’Esposizioni Internazionali di Vienna riscuotendo riconoscimenti e premi.

Attività amministrativa, giudiziaria  e rappresentanza internazionale.
E’ capoluogo di Circondario dal 1808 con giurisdizione su altri 18 comuni, da Massalubrense a Torre del Greco, Capri compresa, fino al 1926.

Dal 1809 è sede di Pretura denominata Casa dei Sindaci di pace.

Mezzi di trasporto
Nel 1842 è presente una stazione ferroviaria.

 Istruzione
Le scuole sul territorio garantiscono l’istruzione elementare a circa 1000 ragazzi.
E’ presente una biblioteca tra le più antiche, inaugurata il 4 giugno 1871 utilizzando un’aula dell’ex Seminario
un asilo infantile dal 1862 per trecento posti

Cultura e soggiorno

Ha il Teatro Francesco I
E’ meta di soggiorno di personaggi importanti, di fama nazionale e internazionale – poeti, scrittori, uomini politici, ministrano - e, più complessivamente, un turismo d’elite che trova in questa città di mare – ma cui non manca l’aria (...) pura e profumata delle seducenti colline... e del massiccio del Faito o Auro, com’era anticamente chiamato - cultura, tranquillità, e benessere.

Oltre alla Reggia di Quisisana.
Ospita  Vice consolati, europei e d’oltreoceano,
alcuni presenti dal 1865,
altri fin dai primi decenni dell’Ottocento,
quali Danimarca, Norvegia, Svezia, Austria, Francia, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Grecia, Russia, Turchia, Stati Uniti e Paraguay.

Giornali
Si pubblicano diversi giornali locali. Tra i primi, risalente al 1860, è sicuramente La luce del Popolo, giornale filogaribaldino diretto da Agatino Previtera e nato proprio sul finire di quell’estate sull’onda del trionfale ingresso a Napoli, il 7 settembre, dell’Eroe dei due mondi.

Il bisettimanale Stabia, Gazzetta dei comuni del Circondario, pubblicato due volte a settimana, ogni giovedì e domenica, in quattro grandi pagine, come tutti i giornali, importanti e non, editi in quella fase in qualche modo ancora pionieristica della carta stampata.
Il giornale Stabia era stato fondato nel 1877 e diretto fino all’ultimo dall’avvocato Federico Ciampitti, un uomo soprattutto buono, di un’onestà che l’ ha portato mendico fino alla tomba. 
Altro periodico dalla vita non breve e sicuramente letto era il settimanale, L’Amico del Popolo, la cui amministrazione si trovava al n° 16 di Via Nocera e successivamente al Corso Vittorio Emanuele 81, ed era diretto da un giovanissimo ex seguace di Mazzini, Francesco Girace.
Il giornale usciva ogni domenica dal 1882 – quando l’intraprendente direttore aveva soltanto 22 anni.
Nell’aprile 1889 usciva il settimanale, La Riscossa, giornale politico amministrativo, diretto da Arturo Bergamo, genov

E’ del 1893, invece, il quindicinale Alessandro Manzoni, periodico giovanile scientifico letterario, diretto dal parroco Elia Rotondo.

Gil Blas, periodico diretto da tale Marchini edito nell’estate del 1897 ma di cui, allo stato, non sappiamo altro. Probabilmente l’ambizioso intento era di seguire la falsa riga del più importante Gil Blas, pubblicato a Parigi fin dal 1887 e dove si cimentavano con i loro scritti i più autorevoli scrittori e poeti d’oltralpe. Anche a Napoli ci fu nel 1889 una rivista dalla stessa denominazione.



Le notizie sono state attinte da  Camera del Lavoro  del dott. Raffaele Scala comparso sul Libero Ricercatore.

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