domenica 30 ottobre 2011

Varese - Juve Stabia: 2 - 1



Si è conclusa nel pomeriggio di ieri la dodicesima partita di Serie B della Juve Stabia con il punteggio di 2-1 che la costringe ancora in una posizione di classifica  che le troppe penalizzazioni le hanno assegnato nonostante abbia fin qui ben figurata.

Una trasferta, però, che la dice lunga sulla forma della squadra che alterna momenti agonistici pregevoli ad una carenza di forma che può trovare una scusa soltanto nella buona sorte di una squadra avversaria che ha prodotto solamente qualche iniziativa in più centrando un risultato oltremodo utile.

Dopo il goal subito dopo  solo 26 secondi di gioco, cose che capitano, i giocatori della Juve hanno impiegato 39 minuti, un po’ troppi, per raggiungere il pari con un tiro da fuori aria anche se nel secondo tempo è rientrata in campo più aggressiva e dinamica.  Mentre i tiri effettuati vanno a vuoto, Cellini del varese al 20’ ha messo a segno il secondo goal su un’azione durante la quale si è portato a spasso chi lo  marcava. La difesa imbambolata permetteva  a Neto Pereira di rinviare la palla a Cellini che l’ha insaccata complice una deviazione di Colombi.

Il racconto prosegue con i vari tentativi per afferrare un risultato ormai consacrato. Prima  Raimondi e poi Di Tacchio che il portiere varesino è stato bravo a deviare o a neutralizzare in qualche modo.

LE FORMAZIONI
Varese (4-4-2): Bressan; Cacciatore, Troest, Camisa, Grillo; Zecchin, Corti, Kurtic, Carrozza, Cellini, Martinetti. All. Maran.

Juve Stabia (4-4-2): Colombi; Balzaneddu, Molinari, Scognamiglio, Di Cuonzo; Erpen, Cazzola, Di Tacchio, Zito; Danilevicius, Sau. All. Braglia.


Gli avversari.

L'Associazione Sportiva Varese 1910 è una società calcistica con sede nella città di Varese. Milita in Serie B. Fondata nel 1910, vanta sette stagioni nel torneo di massima serie (miglior piazzamento, il settimo posto nel campionato 1967-68); raggiunse inoltre la finale della Coppa Italia nel 1969-1970.
Oltre alle vittorie di tre campionati di Serie B e di altrettanti di Serie C1, conta nel suo palmarès una Coppa Italia Serie C, vinta nel 1994-1995, ed una Coppa Italia Dilettanti, vinta nel 1993-1994.



sabato 29 ottobre 2011

Stanotte si ritorna all'ora solare


Stanotte, alle tre, ritorneremo all’ora solare, fra sabato 29 ottobre 2011 e domenica 30 ottobre 2011. Metteremo indietro le lancette dell’orologio di un’ora cosicchè chi ha voglia di dormire dormirà un’ora in più, penso che sia l’unica cosa buona che mi capiterà salvo sentirmi un disadattato all’ora di pranzo.

Ci dovremo adattare quindi a mangiare in un orario diverso da quello di oggi e andare a dormire quando non avremo ancora sonno per riprendere le abitudini che  avevamo modificato nel mese di marzo. Già adesso, mentre sto scrivendo, sento addosso un certo malessere.

Senza rifarne la storia fra qualche giorno sapremo se abbiamo veramente ricavato un risparmio dall’ora legale o abbiamo conservato le cattive abitudini di spreconi. I primi giorni dormirò in piedi e mangerò solamente quando ne avrò voglia, mi sveglierò prima e alla sera andrò a dormire con le galline.

Ci penseranno gli impegni a farmi ritornare alla normalità di sicuro e quando l’avrò fatto non voglio pensarci almeno per un po’ fino a quando la cosa non si avvererà di nuovo.

Molti ritengono l’ora legale “un attentato alla salute psicofisica della popolazione” specialmente in Giappone.

venerdì 28 ottobre 2011

La grande voglia che ho...

La grande voglia che ho stamattina per colmare il senso di solitudine che mi sta assalendo dopo aver fatto un pò di colazione per non lasciare sola nello stomaco la pillola che ho assunto a far quello che le controindicazioni chiamano effetti collaterali mentre dovrebbe tenere a bada la pressione arteriosa, è quella di conoscere i visitatori di questo blog attraverso le loro immagini che non hanno sicuramente niente da nascondere mentre attingono da esso qualche notizia o qualche curiosità per i loro motivi personali.

In particolar modo quello della Germania, quello o quelli della Federazione russa, della Grecia, dei Paesi bassi, del Regno unito, degli Stati Uniti, dell'Ucraina e dell'Ungheria e non di meno quelli italiani.

Se solo mi lasciassero, non un commento, un rigo riempirebbero la mia giornata oltre il limite che mi fanno raggiungere le cose a cui assolvo tutt'i giorni per me e per la mia famiglia.

Risiedo a Roma da più di trentanni anche se non ho mai abbandonato le mie radici stabiesi. Sono fortemente legato alla mia città dove ho trascorso buona parte della mia infanzia e fanciullezza fino alla partenza per il servizio militare che mi sdradicò inizialmente da essa. A Castellammare sono andato a scuola, é li che ho conosciuto la ragazza che poi ho sposato, e lì che ho composto le mie prime poesie e canzoni, e lì che mi sono arrovellato alla ricerca di un lavoro, è li che ho cercato insistentemente il mio futuro che invece si sta compiendo altrove, è li che titorno di tanto in tanto in tutti i modi possibili.

Castellammare non è per estensione una grande città, ma è una città dove sono nate tante persone nel bene e nel male che la fanno ricordare fin dalla sua nascita. Dovunque ci sono stabiesi. Si riconoscono dal loro modo di fare, dal loro parlare che ha un accento inconfondibile.

Castellammare è una citta particolare per il clima, per le acque che vi sgorgano, per le persone che vi abitano, finanche per il santo protettore che è patrono dei forestieri anche se non si è mai dimenticato dei suoi compaesani.

Era una città che offriva aria salubre e buone derrate alimentari già al tempo dei romani che vi accorrevano per le ferie, fino a fondare una città che si dice fosse stata invece fondata da Ercole al ritorno dalla Spagna all'epoca delle grandi fatiche.

Questo blog è a vostra disposizione. Siete voi che mi date la voglia di andare avanti tutti i giorni. Confortatemi con la vostra amicizia e una partecipazione attiva dandomi notizia dei posti dove attualmente vivete e le ragioni, se volete, che vi ci hanno portati.

Usatelo per farsi sentire. Sarò felicissomo di pubblicare quello che mi proporrete nel rispetto delle regole del vivere civile e delle norme di buona creanza e senza falsi pudori.

Toglietemi di dosso la maliconia mentre come dice una camzone napoletana vi "manneme nu raggio 'e sole  dint'a na lettera" mentre io ve lo posso solamente inviare attraverso questo blog.

Saluti e buona giornata. Qui a Roma sono le ore 12,15. e il tempo è un pò moscio.
                               
                                                                                                            Gioacchino Ruocco

G.S. - LUIGI FARIELLO: pittore (025)

E’ dal 1977 che non ho più incontrato Luigi Fariello. All’epoca viveva in via Starza, 3. Lo conobbi durante la sua mostra personale presso il Centro d’arte La Modiglioni, gestito all’epoca da Nicola Ferrigno. Le opere esposte in personale avevano per soggetto predominante la donna. La pittura mi piacque e lo recensii sulla centenaria rivista d’arte “Scena Illustrata”, edita a Roma e distribuita in abbonamento postale.

Dopo gli studi classici aveva iniziato l’attività pittorica, ma in senso professionale dal 1967. Aveva già esposto in mostre collettive e personali nelle maggiori città italiane riscuotendo, come di solito si scrive, consensi di vendita e di critica .

Si era inserito nei maggiori cataloghi d’arte del momento tra i quali ricordiamo l’Annuario Comanducci, il Catalogo d’arte Contemporanea e si era avventurato anche in vari concorsi vincendo, fino a quel momento, il 1° premio assoluto alla Primavera Strianese.

Nelle tele esposte, dopo i temi delle passate personali che comprendevano nature morte, figure e paesaggi, era rappresentati nudi di donne  con il pretesto di mostrare  ai fruitori della sua arte l’equilibrio raggiunto, le sue delicate aperture fantastiche, le sue emozioni estetiche senza abusare del soggetto e delle problematiche del momento che ruotavano intorno all’argomento col rischio che la facessero da padrone.

I lavori erano improntati come gia scrissi “ad un realismo labile ma fantastico che aveva assorbito in modo costruttivo e moderno dalla lezione dei cubisti facendo di ogni tela  un’opera con solide basi compositive con piani semplici ma costruiti con logica e coerenza.

Il suo linguaggio figurale faceva  diventare  le figure femminili, colme di armonia e di sentimento, anche quando ricoprivano ruoli moderni, non le vere protagoniste di queste opere, ma un mezzo per esprimere i nuovi concetti compositivi in cui si era inoltrato.

Luigi Fariello è nato a Castellammare di Stabia nel 1942. Ho cercato in Internet ulteriori notizie senza risultati da poter aggiungere alla mia nota.

                                                                                             G. Ruocco


Castellammare di Stabia - Via Starza

G.S. - Vincenzo Cannavale: attore (024)

Gente di Stabia : Enzo Cannavale



Detto Enzo (Castellammare di Stabia, 5 aprile 1928Napoli, 18 marzo 2011) è stato un attore italiano di teatro e cinema.

Primo di quattro fratelli, viene "scoperto" artisticamente da Eduardo De Filippo quando era un impiegato delle Poste. Esponente del teatro napoletano, attore dalla verve ironica e comica, abile caratterista, ha calcato i palcoscenici assieme ad Eduardo De Filippo e Aldo Giuffré: Fortunato...!, Miseria e nobiltà e La festa di Montevergine, sono solo alcuni titoli di commedie di successo in cui ha recitato.
Numerosissimi sono stati i suoi ruoli al cinema, soprattutto nel cinema di genere anni settanta e anni ottanta, facendo spesso coppia con Bombolo.
A coronamento della lunga carriera artistica, nel 1988 gli è stato assegnato il prestigioso Nastro d'Argento al migliore attore non protagonista per l'interpretazione in 32 dicembre di Luciano De Crescenzo. Sempre nello stesso anno recitò in Nuovo cinema Paradiso, il film di Giuseppe Tornatore vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 1989 e dell'Oscar per il miglior film straniero. Muore a causa di un attacco cardiaco.

Filmografia

Cinema[modifica]

Televisione

Premi

1988: Nastro d'Argento al migliore attore non protagonista per l'interpretazione in 32 dicembre di Luciano De Crescenzo

Già pubblicato in

domenica 23 ottobre 2011

Annullabilità dell'alcool test


È annullabile l’alcool test nel caso in cui si eccepisca la mancata informativa sul difensore. Il test alcolemico per l’individuazione dello stato di ebbrezza è un atto urgente sullo stato delle persone, al quale il difensore ha facoltà di assistere, in forza dell’articolo 356 c.p.p., senza il diritto ad essere previamente avvisato del compimento dell’atto.

In tal modo si è espresso il Tribunale di Cassino con la sentenza 14 luglio 2011, n. 334, con la quale è stato, altresì, chiarito che la confisca deve essere revocata poiché dagli atti redatti dall’organo di polizia municipale non risulta in maniera incontrovertibile che l’autoveicolo sia del proprietario del trasgressore.

Della sopra menzionata facoltà del difensore, il soggetto sottoposto alle indagini deve essere avvisato, anche nella ipotesi in cui non sia prevista la nomina di un difensore d’ufficio.

(Da Altalex)

Erogazione da parte delle farmacie di attività di prenotazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale

In vigore dal 16 ottobre 2011 le nuove norme sull'erogazione da parte delle farmacie, pubbliche o private, di attività di prenotazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino e ritiro dei referti relativi a prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.

Il Decreto Ministero Salute 8 luglio 2011, in Gazzetta Ufficiale 1° ottobre 2011, n. 229 (previsto dal decreto legislativo 3 ottobre 2009, n. 153 che individua i nuovi servizi erogati dalle farmacie nell'ambito del Servizio sanitario nazionale) disciplina e rende omogenee le modalità di organizzazione del servizio CUP, già espletato dalle farmacie in molte Regioni così come richiesto dalle Linee guida nazionali sul Sistema CUP.

La procedura di prenotazione, pagamento e ritiro referti nelle farmacie prevede le seguenti fasi:
  1. informativa e raccolta del consenso;
  2. riconoscimento dell'assistito;
  3. prenotazione;
  4. servizio di pagamento;
  5. spedizione e ritiro dei referti.
Sono escluse le prestazioni prescritte su ricettario non del Servizio sanitario nazionale, gli esami di laboratorio ad accesso diretto, le urgenze di primo e secondo livello e le prestazioni per cui sia chiaramente indicata, sull'applicazione collegata al sistema CUP, una diversa modalità di prenotazione.

I requisiti richiesti alla farmacie per erogare tali servizi saranno oggetto di specifici i accordi nazionali e regionali.

(Altalex, 10 ottobre 2011)

sabato 22 ottobre 2011

Juve Stabia-Bari 1-0

Non ci sono precedenti tra le due squadre che si sono affrontate la prima volta. Un rigore inesistente ha assegnato la vittoria ai padroni di casa. Il resto è stata una partita altalenante  con indubbi valori in campo. Le occasioni mancate da ambo le squadre sono state tante.

Per il Bari al 9 su tiro di Forestieri, al 12 con Marotta, al 13 ancora con Forestieri, al 16 con Rivas, al 18 con Stoian altissimo sulla porta, al 21 ancora con Forestieri, con Rivas al 30. Nella ripresa al 7 calcio piazzato per un fallo su Marotta con un nulla di fatto, al 9 con cross di Kopunek, al 16 ci prova Borghese parato da Colombi, al 26 Colombi devia in angolo un cross di Ceppitelli.

Per la Juve Stabia  al 5, al 7 su calcio d’angolo, al 23 su punizione, al 26 con Sau, al 28 con Erpen appena fuori misura, con Danilevicius al 32, al 40 rigore per la Juve Stabia trasformato da Sau. Nella ripresa al 4 un tiro di Scognamiglio parato da Lamanna, al 13 punizione di Sau deviata in angolo, al 14 Scognamiglio che tenta una traversa di appoggio, al 23 Lamanna para la conclusione di Di Tacchio, al 29 Lamanna  devia in angolo un tiro goal di Mpakogu. Dal 35 la Juve Stabia controlla e tiene in mano la partita intercettando tutte le iniziative del Bari riducendo a pura contabilità gli ultimi tentativi degli ospiti che cercano di agguantare almeno il pareggio che ostinatamente non arriva.

Una partita che si porta appresso molte polemiche per il rigore dato ma inesistente, per quello non dato anche se in realtà c’era e l’espulsione del tecnico barese che ha protestato non poco per le decisioni dell’arbitro. In fondo, però, una partita e un risultato che dovrebbero restituire alla Juve Stabia quel tanto di serenità da consentirle un cammino più agevole anche se i risultati del gioco non saranno sempre a favore.


JUVE STABIA (4-4-2): Colombi; Baldanzeddu, Molinari, Scognamiglio, Di Cuonzo; Erpen, Di Tacchio, Cazzola, Zito (40' st Mezavilla); Danilevicius (28' st Mpakogu), Sau (33' st Raimondi). A disp.: Seculin, Maury, Biraghi, Tarantino. All.: Braglia.

BARI (4-2-3-1): Lamanna; Crescenzi, Borghese, Polenta, Garofalo (25' st Ceppitelli); Kopunek, Donati; Rivas (1' st De Paula), Forestieri, Stoian (10' st Bogliacino); Marotta. A disp.: Koprivec, Scavone, Rivaldo, Caputo. All.: Torrente.

ARBITRO: Melchiori.

RETI: 42' pt Sau su rigore.

NOTE: ammoniti Molinari, Erpen, Cazzola (J), Donati, Polenta (B). Recupero: pt 1', st 3'.



Gli avversari

L'Associazione Sportiva Bari, nota semplicemente come Bari, è la principale società calcistica di Bari. Attualmente partecipa al campionato di Serie B.

Ha militato per 30 stagioni nella Serie A a girone unico risultando così la prima formazione della Puglia e la terza dell'Italia meridionale, dopo il Napoli ed il Cagliari, per numero di partecipazioni nel massimo campionato di calcio. Inoltre il Bari è al 17º posto su 60 squadre nella classifica perpetua della Serie A.

Detiene il non invidiabile primato del numero di campionati di Serie A terminati all'ultimo posto (5 volte, 1940-41, 1963-64, 1969-70, 2000-01 e 2010-11).



La prima squadra di calcio di Bari fu fondata il 15 gennaio 1908[1] come Foot-Ball Club Bari. Come nel caso di molte altre squadre di calcio italiane, anche la fondazione del Bari fu caratterizzata dalla partecipazione di alcuni stranieri: Floriano Ludwig, tedesco trapiantato a Bari, Gustavo Kuhn, svizzero, cui si aggiunse Giovanni Tiberini, marchigiano trapiantato a Bari, che capeggiava figli di commercianti baresi.

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