di Carmine Cascone
Non si poteva scegliere location migliore, per evocare grandi vittorie, quello dello specchio d’acqua antistante al Circolo Nautico, fucina degli Abbagnale campioni del mondo in lungo e largo, ove è ubicato il locale di Porto Davide. Scenario naturale mozzafiato, col Vesuvio che giganteggia in una scenografia fatta di sfarfallio di luci e la città che ha dato i natali a Raffaele Viviani, veduta da mare. Questo è il luogo dove la dirigenza della squadra Banca Stabiese Stabia ha voluto condividere la promozione in A2 con gli addetti ai lavori e con tutta la formazione.
“Più che una squadra è una famiglia”, sono state le parole del Presidente Gaetano Manco che evidenzia un anno di sacrifici non solo sportivi, ma di organizzazione per la cronica mancanza di strutture sportive adeguate, e di promesse per adesso disattese. Un esempio, quello della compagine sportiva Banca Stabiese Stabia, di gestione oculata, virtuosa, senza vittimismi per quella ricerca affannosa e piagnucolenta di risorse pubbliche o di sensazionali miracoli. Niente di tutto questo, ha caratterizzato il risultato meraviglioso, conquistato in anni di sacrifici silenti, spesso all’ombra dello sport nazionale; il calcio. Tutti si sono prodigati, al riparo di facili visibilità e di presuntuose notorietà, al raggiungimento di quel traguardo agognato e sfiorato più volte; essere promossi in A2. Una festa coincisa con il compleanno della pivot Rosaria Carotenuto, che non poteva aver miglior festeggiamenti con tutto l’equipe e con la vittoria ancora viva ottenuta al Palazzetto di Acilia. Davvero una bella famiglia che come tale vive, ed ha vissuto, momenti difficili alternati da fantastiche vittorie, ma non per questo le players, hanno staccato i piedi dal parquet, se non per andare al canestro. Un merito particolare (non solo per citazione obbligata), va ai sponsor; quelli veri, coloro i quali non hanno solo ed unicamente firmato una fidejussione, ma hanno sposato un progetto con la convinzione della reale praticabilità. Un esempio per tutti è stato l’amministratore delegato della società Stabia di Mare (società che imbottiglia l’Acetosella) dott. Franco Pecoraro, che non si è fatto sfuggire l’occasione di ringraziare tutte le giocatrici per i risultati raggiunti, con un cadeau di gioielleria. Dall’altro canto, Autoservizi Universal di Fabio Miccio è stato per l’intero anno, il veicolo su gomma dell’intera compagine, assicurando loro gli spostamenti per tutta Italia.
Poi finalmente la festa, con la proiezione di tutto l’anno di vita della squadra: le difficoltà, gli amuleti, i rituali propiziatori, gli sfottò le ansie, le paure, il grido della vittoria, il tutto seduti davanti ad un ricco e prelibato buffet.
Domani, nella nuova competizione cestistica, Banca Stabiese Stabia è a conoscenza delle difficoltà che deve affrontare per restare in A2. Con l’acquisto della Voynova, la bulgara di nascita ma di adozione inglese, vuole superare quella contraddizione tragica dell’esistenza tra volere attuare una realtà che tra le file della compagine si vive come un sogno: la salvezza per restare in A2.
Il pubblico stabiese, (volutamente lasciato a conclusione dell’articolo n.d.r) non quello che segue il basket da anni, è stato costretto ad abbandonare i presupposti delle proprie credenze sportive più quotidiane, non tanto come a volte potrebbe sembrare per trovarne di nuove e di meglio fondate, ma per continuare a credere in una Castellammare vincente frutto di impegno e non di compromessi.
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