Inizia ufficialmente l’era Logiudice-Pancaro in casa
Juve Stabia.
Il club stabile ieri ha confermato le indiscrezioni
degli ultimi giorni affidando all’ex centrocampista del Palermo l’incarico
di ds e all’ex difensore di Lazio e Milan la panchina.
Il 46enne Pasquale Logiudice vanta nel suo
curriculum un’esperienza al Catania all’ombra di Lo Monaco e una breve
avventura all’Andria in Lega Pro.
È
una vecchia conoscenza del presidente gialloblù Gianni Improta che lo
aveva avuto con sé da calciatore.
Per
Giuseppe Pancaro si tratta invece della prima vera panchina dopo aver
collaborato con Marcolin a Modena
Al nuovo binomio
tecnico spetterà il duplice compito di onorare gli incarichi che furono di Di
Somma e Braglia riaccendendo la passione di una tifoseria delusa dalla
retrocessione giunta al termine di un campionato di serie B che ha visto la
Juve Stabia inanellare una serie indecorosa di record negativi.
Lo step numero uno
sarà ora rappresentato dall’individuazione dei giovani idonei al nuovo progetto
con l’obiettivo di poter poi patrimonializzare a lunga scadenza.
Logiudice e la
tifoseria in tal senso sono stati avvertiti: a Castellammare saranno vietate
spese folli. Intanto, dopo mesi di silenzio, rompe il ghiaccio Fulvio Pea, il
tecnico che al club campano aveva riconsegnato un briciolo di
speranza.
«La Juve Stabia aveva
tutte le carte in regola per salvarsi – sottolinea Pea – i maggiori rimpianti
sono legati ai pochi punti ottenuti nelle prime 5 giornate del girone di
ritorno a dispetto di prestazioni di ottimo livello.
La vera batosta fu
rappresentata dai due 1-1 al Menti contro Reggina e Cittadella.
Con un pizzico di
fortuna in più avremmo potuto essere al posto dei veneti che si sono poi
salvati grazie all’ennesimo miracolo di Foscarini.
La società aveva
d’altronde operato egregiamente a gennaio, sarebbe stato impossibile chiedere
di più alla luce dei 9 punti ottenuti. Non giudico le successive bocciature di
Braglia, in fondo Falco è un fantasista e io oggi sono uno dei
pochi che li ama.
Doukara? Le sue
prestazioni nel finale di stagione mi hanno reso felice.
Con me non ha giocato
perché a novembre era fuori condizione, poi si è infortunato.Quando è rientrato avevamo già trovato
l’amalgama perfetta».
(Gioacchino Di Maio – Il Mattino)
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