domenica 21 agosto 2011

Anticipi di una presa di coscienza irrinunciabile.



Su facebook avevo annunciato la partenza del blog dal 1 settembre invitando gli amici a visistarlo da quella data , ma era tanta l'urgenza che sentivo dentro che mi sono subito contraddetto.

L'imminenza dell'inizio del campionato di calcio e la tragedia del Cantiere navale stridono talmente tanto fra di loro che ho voluto manifestare il mio malumore, così come me lo sento addosso. Per il Calcio i soldi si trovano, per dare lavoro no.

Col Cantiere hanno sottratto alla mia città forse tutto quello che si poteva portare al Nord con l'Unità d'Italia tanto sacra, ma anche tanto dissacrante quando dimentica che tutta la fortuna del nord sono frutto di tutte le malversazioni praticate dai nordisti all'epoca dei fatti.

Ho ricevuto in dono per il mio compleanno il libro di Pino Aprile "TERRONI" Tutto quello che è stato fatto perchè gli italiani del sud diventassero MERIDIONALI.

Non voglio raccontarvelo, ma lo dovete leggere, perchè la favola dei MILLE che partono da Quarto per andare a liberare il SUD dai borboni è veramente una brutta favola quando si prende coscienza degli avvenimenti di una liberazione che non era tale come non era tale la necessità di unire l'Italia in una sola nazione.

La cosa doveva succedere, se doveva succedere, in modo diverso. I morti non necessari per una libertà che nessuno avvertiva ne da dal basso ne dall'alto, forse non era nelle intenzioni del sigor Garibaldi, eroe dei due mondi, ma non credo che dopo aver guerreggiata tutta una vita non sapesse che la sua azione non avesse procurato tutti i morti che una guerra porta con se.

Ancora oggi si pensa in questi termini, insiti nel concetto umano di liberazione che non prevede una tale operazione senza sacrificio umano.

A Castellammare ci son voluto centocinquantanni in più per portare via dal Meridione quello che non fu possibile alla conclusione del misfatto. Allora il Cantiere era necessari allo stato nascente, ma in questi centocinquanta anni si sono ripetuti i tentativi di portare le committenze e le maestranze nei cantieri di Mofalcone.

Io di anni ne ho solo settanta e quello che manca alla mia conoscenza lo debbo necessariamente attingere alle fonte storiche, ma la morte del mio paese era nell'aria dall'Unità subita, dalla violenza perpreta in nome di un concetto che non è mai stao attuato.

Alrto che Cassa del Mezzogiorno ! Proprio con quella ci hanno privato delle nostre illusioni residue, abituati come eravamo alla riconoscenza e alla magnanimità di una casa regnante che ci restituiva i nostri favori in benevolenza.

Quante fabbriche sono scomparse da Castellammare ! Ci resta soltanto l'acqua per sciquarci la bocca dal fiele che in essa affiora, ma montiamogli di guardia per evitare che qualche meneghino o lumard o buscia nen o questi più moderni nordisti possano sabotarla. Già una volta l'acqua della madonna si è incendiata perchè a Castellammare succede anche questo!
                               
                                                                                                        Gioacchino Ruocco



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